SERIE D. Episodi razzisti durante Adrano-Castanea, squalificato il campo. La società risponde: “Abbiamo valori morali inattaccabili”

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Un'immagine di Adrano-Castanea (ph. Basket Castanea)

Squalifica campo per 1 gara per circostanza aggravata speciale per striscioni offensivi, offese o minacce frequenti nei confronti i un tesserato ben individuato o manifestazione ispirate ad odio o discriminazione razziale o religiosa“.

Questa la sanzione inflitta dal giudice sportivo alla società Sporting Club Adrano a seguito dell’episodio scaturito durante il match contro Castanea Basket dove, come denunciato dalla stessa società peloritana tramite comunicato stampa, il proprio tesserato classe 2000 Ala Diallo è stato oggetto di offese a sfondo razziale.

Nel pomeriggio il presidente dell’Adrano Basket ha rivolto le proprie scuse al Basket Castanea rispondendo tramite il canale social della nostra redazione e successivamente diffuso una nota in cui parla di “episodio isolato di ragazzini che non c’entrano nulla con l’Adrano Basket” evidenziando l’esistenza di “valori morali inattaccabili” all’interno della società adranita.

Adrano ha inoltre specificato quanto segue.

“Sul campo ha vinto Adrano ma a distanza di 48 ore molti siti on line che si occupano di basket, stanno ribattendo il comunicato stampa del Castanea, apparso nella pagina facebook della società peloritana dove l’ufficio stampa del sodalizio messinese parla di un episodio di razzismo nei confronti di un loro tesserato, Diallo, subito dopo la pausa lunga. Quell’episodio, secondo quanto si legge, avrebbe poi condizionato il resto della gara. Chiariamo subito una cosa fondamentale se non si rischia che la questione s’ingigantisca in maniera esponenziale e sfugga di mano a tutti e la nostra società, che si è sempre distinta per correttezza nell’ambiente cestistico siciliano, finisca travolta dalla macchina del fango che è già partita ed è difficile da arrestare. L’episodio a cui si riferisce il comunicato stampa del Castanea non c’entra nulla con l’ambiente Adrano Basket, in quanto quelle frasi sono state pronunciate da 3 ragazzini che evidentemente non hanno nemmeno capito il senso delle loro scellerate parole. I protagonisti di queste frasi sono stati immediatamente allontanati dal nostro Presidente Giorgio Sampieri che si trovava nelle tribunette della Tensostruttura ad assistere al match. Sia chiaro: la nostra società condannerà sempre tutti quegli episodi che non hanno nulla a che fare con lo sport. La nostra società è sempre impegnata nel sociale, ed ha come scopo principale quello di formare buoni cittadini che abbiamo sempre uno spiccato senso civico e rispetto verso tutti. Ecco uno stralcio del comunicato diffuso dal Castanea:” Proprio durante l’intervallo lungo avverrà un episodio che condizionerà il resto della gara, proprio il giovane Diallo protagonista della gara fino a quel momento, è stato oggetto di una violenza verbale a sfondo razziale, segnalata dalla sua squadra agli arbitri, che ha indispettito i suoi compagni protesi a difenderlo. Lo staff del Castanea, pur non volendo colpevolizzare l’intero ambiente dell’Adrano Basket, ha voluto condannare il triste episodio che vede al centro della scena mal volentieri un suo giovanissimo atleta sempre encomiabile nei comportamenti e che sin dalla sua tenera età si è ben inserito nel tessuto sociale della nostra città”. Nel comunicato si legge chiaramente “pur non volendo colpevolizzare l’intero ambiente dell’Adrano basket”, ecco basta questo piccolo ma fondamentale passaggio per far luce sulla questione che tradotto significa: L’ADRANO BASKET NON C’ENTRA NULLA CON QUESTO EPISPODIO, ANZI LO CONDANNA FORTEMENTE.
E sulla vicenda arriva anche una dichiarazione del nostro Presidente: “Come presidente dell’Adrano basket mi scuso da parte di tutto l’ambiente. Detto questo, va tutto riportato alla verità. Essendo presente negli spalti posso assicurare che la grande tifoseria presente non ha MAI fatto nessun coro razziale, è anche vero che 3 ragazzini si sono permessi di farlo ed io li ho personalmente richiamati invitandoli anche ad uscire fuori. Noi in società abbiamo un giovane di colore che per noi e tutti i tifosi è una persona speciale, quindi è lontano da noi questo modo di pensare. Dispiace leggere queste accuse fomentate da chi forse non sa o non c’ era. Mi scuso nonostante questo, noi come società siamo molto sensibili a qualsiasi forma di violenza verbale o fisica, ma essendo seguiti da centinaia di persone ogni domenica, qualche ragazzo fuori dall’ambiente può compromettere la dignità di tutta la società”.

 

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