Le società siciliane di Serie B sono pronte a confrontarsi sull’idea di chiudere definitivamente il campionato 2019-2020.
Il Green Basket Palermo, nonostante l’eccellente campionato disputato finora, accetterebbe di valutare quest’opportunità, ma solo se le circostanze lo richiederanno.
“Se parliamo della questione sportiva, a classifica consolidata e con le squadre che hanno risposato, noi siamo secondi – spiega il presidente Green Fabrizio Mantia – quindi abbiamo tutto l’interesse di riprendere e giocare anche un playoff accorciato. Però di converso alcune dichiarazioni suonano come il desiderio di scappar via dal campionato e non possiamo concordare. Quando si potrà riprendere valuteremo attentamente cosa fare. Se si riprenderà non bisognerà fare l’errore di lasciare sole le società, bisogna proteggere chi fa pallacanestro perchè al termine di questa vicenda epocale non ci sarà una società presumibilmente senza problemi economici. Il basket va in secondo piano quando un imprenditore, o un suo sponsor, hanno problemi aziendali come quelli attuali. Me ne guardo bene – evidenzia Mantia – di andare in polemica con il presidente Petrucci, non è mio desiderio nè il mio mestiere, ma servirà presto ragionale sulla possibilità, qualora si riprendesse ad esempio a maggio, di posticipare i pagamenti o affrontare casi in cui giocatori e procuratori porranno il problema degli stipendi. Verrà il momento in cui dovremo sederci tutti insieme – spiega Mantia – non bisogna pensare saranno i presidenti a pagare tutto“.
La Irritec Capo d’Orlando, tramite il presidente Mauro Giuffrè, si è detta nettamente favorevole allo stop definitivo considerati gli impianti attualmente chiusi e il bisogno di ripartire dalla preparazione atletica.
La Cestistica Torrenovese potrebbe propendere per la fine anticipata, ma solo se verranno confermate le garanzie economiche preventivate ad inizio anno, e che eventualmente renderebbero sostenibile un campionato prolungato all’estate.