Pallacanestro Trapani, i numeri del prossimo avversario Pistoia

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Pallacanestro Trapani
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Ambiente di grande tradizione, un basket aggressivo e veloce che è ormai un riconosciuto marchio di fabbrica dell’ottimo coach Nicola Brienza che ben riesce a coniugare bel basket e risultati, gestendo al meglio i singoli componenti del roster. Insomma, gli ingredienti per disputare la post season da posizione privilegiata ci sono tutti, come dimostrano le due vittorie “on the road” di questo inizio di stagione, e la sola sconfitta con la corazzata Cantù. I singoli. Nel perimetro il giocatore più pericoloso è il play/guardia americano, già visto a Cantù al piano di sopra, Jazz Johnson (1996), prodotto di Nevada (sopra il 40% da tre negli ultimi due anni di Ncaa). Esterno con non tanti centimetri ma di grande struttura fisica, che imprime grande energia sul parquet, capace di creare gioco ma anche di mettersi in proprio, soprattutto col suo micidiale tiro dalla distanza. Buon difensore sulla palla. Bene fino a questo momento: 17.7 p.ti, 4.3 falli subiti, 3 rimbalzi, 2.3 recuperi e 3.3 assist a match. Discontinuo dalla media (41% da due), mentre brillano le percentuali da fuori (38% da tre, su più di 5 tentativi di media). Assiduo frequentatore della lunetta. Le redini della squadra sono condivise con il talentuoso playmaker Lorenzo Saccaggi (1992), esperto della categoria, che garantisce fosforo ed imprevedibilità. Le sue potenzialità realizzative lo rendono particolarmente pericoloso nei finali di gara dove fa valere anche il suo carattere da combattente puro. I suoi numeri nelle prime uscite: 10 p.ti, 4.3 falli subiti, 2.3 rimbalzi e ben 4.3 assist per gara. Dal campo tira con un buon 56% da due ed un insolito 25% da tre. Capacità di subire tanti falli, poiché maestro dell’uno contro uno, che converte in lunetta con un pregevole 86%. L’ala britannica, ex Biella, Carl Wheatle (1998) è innanzitutto un atleta formidabile nonché uno dei giovani più interessanti del panorama europeo e, quest’anno, dopo un percorso graduale, si sta lanciando definitivamente, con starting five e minutaggio da americano. Fisicità ed agonismo non mancano di certo ma, bisogna dargliene merito, ha lavorato molto sulle percentuali da fuori, migliorandole esponenzialmente. Rimbalzista nato! Viaggia in stagione con 10 p.ti, 2.3 falli subiti, ben 9.3 rimbalzi (un record per il ruolo) che la dicono lunga sulle sue capacità di salto. Il 40% da due ed il 33% da tre sono destinati a lievitare nel corso della stagione. Si sta “completando” come esterno (per lui anche 1.7 recuperi e, soprattutto, 3 assist a match) ma può essere prezioso anche come “quattro” tattico che apre il campo. Poi c’è il 3/4 U.S.A. con cittadinanza nigeriana Daniel Utomi (1997) che, “saltato” Olasewere, è arrivato in ritardo e non si è ancora inserito alla perfezione (19’ di impiego medio per lui). Grande atletismo e fisicità ma, al contempo, buone doti balistiche dalla distanza, come dimostrato nella sua prima annata fuori dagli States, divisa tra il massimo torneo finlandese (12.5+4) e la seconda serie francese (12+3 con la maglia di Vichy). Importante la sua doppia dimensione, potendo portare “sotto” gli esterni avversari, e “fuori” i lunghi. Finora a referto con 6 p.ti (44% da due, 25% da tre) e 1.7 recuperi ad uscita che testimoniano della sua energia. Il centro della squadra è l’esperto Daniele Magro (1987) che, dopo tanta A da eccellente gregario (anche con l’Olimpia Milano), è ritornato a Pistoia a seguito di una buona stagione con l’Eurobasket Roma, chiusa a quasi 7 di media. Solidità e stazza nel pitturato, è il classico lungo con punti nelle mani (12.3 di media), poiché dotato di ottima tecnica in post basso (eccellente il 76% dalla media, su 7 tentativi per volta), pur non avendo raggio dalla distanza. In aggiunta 4 rimbalzi ad incontro. Spazio anche per il confermato playmaker, ex Rieti, Gianluca Della Rosa (1996) che di fatto è un titolare aggiunto e contribuisce alla causa con 3.3 p.ti (40% da due e 29% da tre, su quasi 3 tentativi per partita) nonché grande energia in entrambe le metà campo, in oltre 13’ di utilizzo medio. Molte delle sue qualità non vanno a referto, prima tra tutte la grande pressione sul portatore di palla avversario. Gerarchie e minutaggio (26’ per gara) in scalata per la guardia/ala estone del 2002 Joonas Riismaa che fattura 7 p.ti di media, colpendo prevalentemente dalla distanza (un insolito 27% su quasi 4 bombe di media). Aggiunge il 50% da due e 3.7 rimbalzi per gara. Tiratore di striscia, può prendere fuoco se in serata. Poi troviamo il lungo del 2001, di 208 cm, Angelo Del Chiaro che finora ha (un po' a sorpresa) fatto l’americano, incidendo parecchio a referto con 9 p.ti (un eccellente 61% da due) e 4.3 rimbalzi di media. Buone mani (83% ai liberi) e capacità di attaccare in post basso. Quasi 20’ di campo. Che crescita! C’è anche l’ala-pivot montenegrina di formazione cestistica italiana, del 1998, Milos Divac che è un prodotto del settore giovanile di Pistoia, con esperienza di A2 in quel di Tortona (nel 2017/18) e tanta B già alle spalle, nonostante la giovane età. Doppia dimensione, sia spalle che fronte a canestro, con buon tiro dalla media e lunga distanza. Finora per lui 7’ di parquet, con numeri irrilevanti.

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