Le messinesi insieme ai loro genitori, dopo un primo momento vissuto nello sconforto di fronte a ragazze nettamente più grandi fisicamente, una non ha voluto addirittura entrare in campo per tutta la partita, hanno deciso di onorare l’incontro sperando quantomeno nel buon senso della panchina avversaria.
Buon senso che non ha trovato cittadinanza in una gara che sin dall’inizio è stata giocata dalle avversarie con marcature asfissianti per tutto il campo, sin dalle rimesse, e con un utilizzo in campo delle fuori quota non certo limitato, se non nei minuti finali.
Superato il brutto impatto, le bambine si sono prese di coraggio e hanno combattuto a testa alta sino alla fine con grinta e determinazione, anche di fronte ad una lotta impari, rendendo fieri i genitori presenti. Bravissime!Nel dopo partita è stato difficile far comprendere a tutti il perché delle bambine di 10 anni si siano trovate di fronte ragazze di 15. Chi ha permesso questo, dovrebbe riflettere sul male che si fa a queste bambine e all’intero movimento femminile con queste scelte, dove le tesserate sono sempre meno, molto spesso attratte dalla pallavolo per evitare contatti fisici ritenuti a volte eccessivi.
Nel dopo gara queste le dichiarazioni di coach Malaja: “Con il Covid abbiamo subito tutti un periodo fatto di isolamento, stravolgimento delle abitudini, vuoto. Abbiamo subito e siamo un po’ cambiati tutti, adesso pian piano stiamo cercando di ritornare alla “normalità” e dobbiamo , genitori professori, allenatori, essere capaci di prendere decisioni responsabili e di buon senso soprattutto per la crescita dei giovani. Si sono fatti ripartire tutti i campionati, in Sicilia solo dell’Under 14 femminile non si hanno notizie, promuovendo i sani valori dello sport, del divertimento e della sana competizione, quella che ti fa vincere senza fare lo sgambetto all’avversario, ma qualche volte alle parole non seguono i fatti .
Speriamo che al più presto le nostre piccole atlete possano giocare una partita con delle loro pari età e riescano anche loro a gioire a prescindere dal risultato, perché l’importante è saper di aver giocato ad armi pari. Forza ragazze!
P.S. Presente in tribuna la presidentessa Correnti, venuta ad accompagnare i figli Renato e Lara arbitri della gara.