La conferma di coach Flavio Fioretti nel ruolo di assistant coach della Betaland Capo d’Orlando è praticamente certa. L’allenatore canturino, arrivato in Sicilia la scorsa annata, ha centrato a fianco del capo allenatore Gennaro Di Carlo e il collega David Sussi una storica doppietta per i paladini: qualificazione alle Final Eight Coppa Italia e accesso ai Playoff Scudetto.
“Ci sono tutti le prerogative per continuare il rapporto con la Betaland – ha dichiarato Fioretti – ed è vero, l’idea per il prossimo anno è quella di cercare di riconfermare il gruppo. Si è rivelato straordinaro. Sarebbe la riconferma della gente giusta e con la quale poter partire da un base già esistente per provare a fare uno step in più”.
L’Orlandina è alla finestra, aspetta la decisione di Pistoia, per sognare (e organizzare) ufficialmente la prima partecipazione storica ad una competizione europea.
“Da parte della società c’è la volontà di provare quest’avventura che ci permetterebbe di allargare il nostro panorama cestistico confrontandoci con realtà diverse – ha confermato l’assistant coach –. Servirebbe a fare un’esperienza che aprirebbe le nostre vedute e darebbe ai nostri ragazzi, chiunque essi saranno, di confrontarsi su due palcoscenici e quindi giocare più partite, crescere più velocemente e far parte di una rosa dove tutti dovranno essere presenti e sempre sul pezzo”.
Il mercato dell’Orlandina, in questa prima fase, potrebbe parlare italiano. Un segnale in piccola controtendenza con il respiro est europeo a cui ha abituato la sapiente gestione del ds Giuseppe Sindoni.
“Questo sarebbe sicuramente un buon segnale – ha commentato Fioretti – Nel palcoscenico del nostro campionato Capo d’Orlando ha dimostrato di dare spazio agli italiani, ragioniamo principalmente su Iannuzzi, quindi gli italiani che verranno quest’anno all’Orlandina sanno che avranno ampio spazio per crescere, allenarsi e giocare in una realtà che si sta consolidando”.
Capo d’Orlando, piccola perla nella provincia messinese, è sicuramente un posto incantevole, ma non proprio agevole per logistica.
“Qui mi sono trovato benissimo – ha dichiarato senza esitazione coach Flavio Fioretti – E’ un paese che vive di basket e che mi ricorda le due società in cui ho lavorato: la mia Cantù in cui sono nato e Reggio Emilia dove ho avuto un percorso di 4 anni straordinario iniziato con la promozione in serie A e culminato con la finale scudetto. Arrivare a Capo il primo anno, trovare questa euforia, riuscire ad entrare nella storia con la seconda partecipazione alle Final Eight e la prima ai playoff scudetto è stato straordinario. Sicuramente la logistica non aiuta, ma noi animali da parquet non ci accorgiamo neanche della distanza. Te ne accorgi un po durante le trasferte, ma quella è più che altro occasione per riprendere la lettura di qualche libro!”.
Coach Fioretti sarà relatore al Clinic Pao Regionale che si terrà lunedì 29 maggio a Giarre (Ct)
“Da uditore ho preso l’esperienza dei clinic sempre in maniera positiva. Ad ogni incontro ho sempre avuto l’opportunità di rubare, e utilizzo specificatamente questo termine, qualcosa dai relatori-allenatori. Una frase, un esercizio, un modo di stare in campo, una correzione, la possibilità di capire come altri allenatori propongono le tematiche legate alla pallacanestro ti aiuta ad aprire la mente e rivedere, magari, qualcosa che fino a poco prima vedevi in maniera molto diversa. Il clinic è un’occasione per crescere considerata purtroppo la difficoltà che c’è oggi ad assistere ad allenamenti di squadre di Serie A. Partecipare, quindi, penso sia importante. Sono contento di essere stato chiamato, spero di dare come in passato qualcosa di diverso; non voglio essere monotono, proporrò qualcosa di particolare a partire dalla gestione del clinic stesso oltre che sviluppare l’idea del lavoro integrato in campo con il preparatore atletico”.