C SILVER. Coach Matteo Angori (scuola la Effe) nuovo head coach dell’Agatirno

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Matteo Angori
Coach Matteo Angori

Una settimana molto importante per l’Orlandina Basket, perché prendono il via due importantissime attività che non possono essere definite collaterali, perché di grande importanza strategica per il presente e il futuro del nostro club.

Il settore giovanile, che sarà presente in tutte le categorie dall’Under 13 all’Under 20, e la Nuova Agatirno, la “costola” dell’Orlandina Basket in Serie C Silver.

Due settori chiave perché la direzione presa dal club in termini di reclutamento e sviluppo dei talenti locali, nazionali e internazionali. L’esempio lampante sarà la presenza nel roster della Nuova Agatirno di giocatori come l’orlandino Giorgio Galipò (1999), i nazionali giovanili Matteo Laganà (2000) e Andrea Donda (1999) e il nazionale montenegrino Zdravko Okiljevic (2001), così come quella di Arturs Strautins tra gli Under 20, per completare la sua formazione italiana. Tutti giocatori a disposizione della prima squadra e di coach Gennaro Di Carlo fin dal primo giorno di ritiro, a conferma del loro enorme potenziale.

Per continuare a crescere, seguendo questa strada, il reclutamento non avviene solo sul campo ma anche portando a Capo d’Orlando allenatori di qualità. Matteo Angori, bolognese classe 1983, è la new entry in qualità di head coach della Nuova Agatirno e fa il suo ingresso anche nel “roster” degli allenatori del settore giovanile.

Scuola Fortitudo Bologna (per diversi anni assistente di coach Breveglieri), porta con sé la sua importante esperienza nella sua città natale, in uno dei club più importanti d’Italia, per dare il suo contributo alla crescita della nostra organizzazione. “Il d.s. Peppe Sindoni e coach Di Carlo mi hanno convinto in due minuti”, racconta lui. “Mi stimola molto il fatto di allenare giovani interessanti, su cui la società ha investito, mi piace come si sta strutturando la società a livello giovanile e nel reclutamento. Tutto questo mi ha fatto capire che si vuole crescere e lavorare bene. Inoltre, mi piace molto la possibilità di stare a stretto contatto con lo staff della prima squadra, dal quale sicuramente imparerò tanto, e mi metterò a loro disposizione. Intanto, tutti mi stanno aiutando moltissimo ad ambientarmi nel migliore dei modi”.

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