Un anno di Gianni Lambruschi alla Passalacqua: un coach criticato ma vincente

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Gianni Lambruschi allenatore della Passalacqua Ragusa

Una Coppa Italia dopo 2 mesi di panchina, all’attivo più vittorie che sconfitte. Un titolo da allenatore benemerito Fip che, però, a Ragusa non serve ancora a garantire massimo rispetto.

Un anno come oggi coach Gianni Lambruschi iniziava il suo impegno con la Passalacqua Ragusa, con l’appoggio del presidente Gianstefano Passalacqua e di chi lo ricorda coach della Virtus Ragusa seduto in una panchina della serie A maschile.

Coach, perchè oggi non sei ancora nei cuori dei tifosi ragusani?

Ci sono tanti miei colleghi che vivono i social, vanno in depressione e poi danno le dimissioni: è qualcosa che io invece non ho mai fatto e sono sereno. So che tutti pensano di fare meglio il mestiere degli altri, dimenticando probabilmente il loro. Se si può scrivere su questi social è chiaro che non si può obbligare chi è presente a scrivere quello che gli altri vorrebbero. Penso che a Ragusa ci sia una fetta di persone che mi rispetta, l’altra probabilmente lo farà al momento del mio trapasso!“.

Molti notano una “presenza” maggiore del vice Gianni Recupido durante le partite, che si sbraccia e urla dalla panchina, mentre stai per lo più seduto?

Se mi agito non è più il metodo giusto pere vedere le cose migliori da fare. Sono passati i tempi in cui saltellavo davanti la panchina, le ragazze sanno che sedendomi e distaccandomi, anche per un attimo, riesco a vedere meglio le cose. Poi è chiaro, in una scelta c’è il 50 per cento delle possibilità che si corretta e un altro 50 per cento che sia quella sbagliata“.

Il tuo rapporto con il presidente Gianstefano Passalacqua?

C’è un ottimo rapporto. Al di la dei ruoli c’è una stima tra uomini. Secondo me lui fa la cosa giusta, è distaccato per prendere le decisioni giuste. Come lo sono io panchina quando sto seduto“.

E sui metodi. Meglio una sgridata dentro o fuori lo spogliatoio?

Quest’anno al termine delle partite mi sono arrabbiato un paio di volte nel girone di andata, ma in maniera cosciente perché volevo dare una scossa alla squadra ed essere chiaro subito. Dopo Lucca c’era tanta rabbia, che non è ancora passata, perché noi siamo una squadra che non doveva perdere quella partita. Questa rabbia arriverà fino alla Coppa Italia. Se ho gridato non era per mortificare le ragazze ma scuoterle. Da loro e il loro talento devono pretendere di più, essere di più loro stesse, essere ambiziose e presenti. Con Venezia il messaggio è stato recepito e abbiamo fatto un passettino in avanti dal punto di vista del gioco e della personalità, soprattutto nei momenti in cui gli avversari ci mettono in difficoltà“.

E se voci di corridoio vogliono pronto Roberto Ricchini ad un possibile ingresso nella società iblea al posto di Lambruschi, il coach continua a lavorare.. sebbene tra continui contrattempi.

Domenica al PalaMinardi la Passalacqua Spedizioni riceve San Martino di Lupari in un’altra partita fondamentale per la classifica, per ottenere un piazzamento che da deficitario potrebbe passare ad essere nuovamente importante. Mancherà Lia Valerio, out per un infortunio allo zigomo che dovrebbe lasciarla fuori per circa 10 giorni, assenza che inciderà sulle rotazioni già ridotte delle esterna di Ragusa.

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