Pallacanestro Trapani, i numeri della Virtus Roma, prossimo avversario

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Ugo Ducarello
Ugo Ducarello allenatore della Pallacanestro Trapani

La squadra di coach Fabio Corbani non è riuscita finora a muovere la classifica, anche per via del rodaggio ancora in corso, dovuto al ritardo con il quale si è completato il gruppo di italiani. La difesa non ha convinto in queste prime tre uscite (83.3 p.ti subiti di media) ma la Virtus è comunque destinata ad invertire il trend, quando il roster assimilerà a pieno il marchio di fabbrica del proprio allenatore, costituito da tanti punti nelle mani, dal tiro da tre anche in transizione e, più in generale, da un basket effervescente, come testimonia il miglior attacco del Girone Ovest della passata stagione. Diamo ora un’occhiata ai singoli componenti dell’organico a disposizione di Corbani. Le redini della squadra sono affidate al promettente playmaker del 1998 Tommaso Baldasso che ha alle spalle le esperienze in serie B con Moncalieri ed è in prestito da Torino. La sua innata personalità la sta mettendo al servizio della squadra ed i suoi numeri stagionali sono confortanti: 10.3 p.ti, 4 rimbalzi e 3.3 assist per partita. Le percentuali dal campo gli sorridono (63% da due, 43% da tre) mentre sta steccando ai liberi (43%) ed alla voce palle perse, ben 3.3 di media. Non ci sarà la guardia, ex Trapani, Massimo Chessa (1988) che ha subito una frattura scomposta della prima falange del quinto dito della mano sinistra. Mancherà alla Virtus il suo proverbiale tiro da fuori. Finora viaggiava più che bene, con 11.5 p.ti, 3 falli subiti e 4.5 assist di media che depongono in favore delle sue qualità di passatore. Quando è in campo, si esalta, come detto, dalla distanza con tanti tentativi ad allacciata di scarpe (46%), risultando molto preciso anche ai liberi (83%). Giocatore di “striscia”! Aaron Thomas (1991) è la talentuosa ala piccola U.S.A. che mette al servizio della squadra le sue indubbie doti atletiche ed un bagaglio offensivo di prim’ordine. Buono poi il suo apporto nella metà campo difensiva, oltre che nel dare una mano nella lotta sotto le plance (6 rimbalzi per gara). Garantisce inoltre alla causa 14.7 p.ti, 2.7 falli subiti, il 41% da due mentre non è ancora andato a referto da tre. Sotto canestro troviamo due lunghi atipici. Il primo è l’U.S.A. Lee Roberts (1987) che ha praticamente girato i parquet di tutto il pianeta (Israele, Australia, Argentina, Giappone e Venezuela tra gli altri), e che è un ottimo atleta che corre bene in transizione e che, in attacco, può giocare sia spalle a canestro che mettere palla a terra per giocarsi l’uno contro uno. Anche il tiro dalla media gli sorride e finora è stata una vera e propria arma letale. Le cifre stagionali parlano infatti ampiamente in suo favore: 20.7 p.ti e 7 rimbalzi a match. Il 66% da due è ancora più “pesante” in virtù degli oltre 11 tentativi per gara. I 4.7 falli subiti per partita depongono in favore della sua intraprendenza e versatilità tattica. La mette anche da oltre l’arco dei 6.75 (43%). Sorpresa! L’altro lungo, anch’esso più un’ala che un centro, è Aristide Landi (1994), scuola Virtus Bologna, che scrive a referto numeri davvero interessanti: 9.7 p.ti oltre 4.6 rimbalzi per gara. Il talento e la mano educata non gli mancano di certo, come dimostra il 32% da tre, specialità che usa più del tiro da sotto (cosa senz’altro insolita per un lungo). Sulla dolcezza dei polpastrelli non vi sono quindi dubbi (74% da due e quasi 2 assist di media), ma coach Corbani pretende che alzi ancora di più il livello agonistico per presidiare il pitturato. Dalla panchina si alza un titolare aggiunto, Giuliano Maresca (1981), che sul perimetro di esperienza ne ha da vendere e garantisce difesa e tiro da fuori. Nella Capitale sta vivendo una seconda giovinezza, ed i numeri attuali ne sono chiara testimonianza: 9 p.ti ad incontro ed il 43% da tre. Le percentuali dalla lunetta sono eccellenti, addirittura il 100%, mentre risultano senz’altro migliorabili quelle da due (40%). Non di rado da una mano in cabina di regia. Troviamo poi l’atletica ala-pivot del 1995 Gabriele Benetti che, dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro patita la scorsa stagione, sta recuperando la sua fisicità nei pressi dell’area colorata. I suoi numeri finora: 3.7 p.ti (41% da due) e 2 rimbalzi in oltre 12’ di utilizzo medio. Sulla mano però dovrà lavorare ancora (15% da tre), come “suggerisce” il 43% dalla lunetta. Un grosso aiuto si attende anche dal playmaker del 1995 Nicolò Basile, ex Pesaro e Verona, che finora ha inciso poco negli oltre 13’ di campo concessigli. Stessa cosa per l’ex Chieti Jacopo Vedovato, pivot del 1995 da cui ci si aspetta un contributo più concreto nei quasi 10’ di utilizzo medio. Nel roster anche il playmaker del 1993, ex Piacenza, Francesco De Nicolao che non ha ancora esordito ma che può garantire pressione sul portatore di palla avversario ed un’aggressività difensiva notevole.

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