I numeri di Atlante Eurobasket Roma
Dopo la straordinaria ed esaltante scorsa stagione, il team dell’ottimo coach Damiano Pilot (tra i giovani allenatori più promettenti dell’intero panorama nazionale) non è riuscito a replicare quel livello, trovando diverse difficoltà in corso di campionato. L’obiettivo salvezza, in ogni caso, è stato raggiunto già alla prima di Orologio, quindi con netto anticipo, grazie anche a dei mirati aggiustamenti di roster in corsa. Ecco l’organico. Decisivo il contributo del play-guardia Eugenio Fanti (1991), sempre più leader della squadra capitolina, talentuoso esterno che garantisce prestazioni di sostanza. Conclude più degli anni passati dal campo, e con maggiore efficacia, nonostante da oltre l’arco dei 6.75 ha faticato in stagione regolare (29% da tre), ma in ogni caso rimane prevalentemente un giocatore di sistema che all’occorrenza può mettersi in proprio (salito negli anni, doppia cifra di media in regular). Per lui 10 p.ti (57% da due), ben 4.8 rimbalzi (che energia!), 2.2 falli subiti, 2.5 assist a match. Mani leste nei recuperi. Assente nelle prime della fase ad Orologio. La guardia Simone Pepe (1993), ex Agrigento e Treviglio, il canestro ha dimostrato negli anni di “vederlo”, confermandosi buon realizzatore, capace di trovare punti anche nelle situazioni più complicate e, spesso, fuori equilibrio. Il tiro dalla distanza è la specialità della casa! 34% dai 6.75 su ben 9 tentativi ad incontro. Buona mano inoltre a rimbalzo (4.6 per partita, per una guardia!) nonché nei rifornimenti ai compagni (quasi 2 assist di media). Per lui anche diversi falli subiti a match (4.8), a dimostrazione che non è certo soltanto un tiratore. Discontinuo (anche all’interno della stessa gara) ma la doppia cifra è nel bagaglio, e finora ha fatto l’americano, con 16.9 p.ti a referto in stagione regolare! Troviamo poi l’ala, ex Bergamo e Biella, Jeffrey Carroll che è prodotto della prestigiosa Oklahoma State. Gran tiratore da tre. Gioco in campo aperto e capacità di isolarsi in 1c1 creandosi il tiro dal nulla costituiscono il suo biglietto da visita. Fornisce una buona mano anche a rimbalzo e nella metà campo difensiva mentre, in attacco, pur essendo un giocatore di sistema, sta caricandosi di tante responsabilità. I suoi numeri: 14.8 p.ti, 3 falli subiti, 6.5 rimbalzi. Tira con il 51% da due ed un insolito (per lui) 29% dai 6.75 (su oltre 5 tentativi per volta). Completo ma ha prodotto un’annata sotto media. Il 27enne Lorenzo Baldasso, guardia ex Trieste (SuperCoppa LNP e promozione in A), Jesi, Imola e Latina (dove ha sfiorato la doppia cifra di media la passata stagione), si è confermato ai suoi livelli (9.2 p.ti di media). Specialista del tiro dalla distanza (37% da tre su quasi 6 conclusioni dal campo), che usa con netta prevalenza, di contro è poco incline a buttarsi dentro. Così la casella dei falli subiti e viaggi in lunetta è spesso vuota. Perimetrale. Nel settore playmaker le chiavi le detiene Matteo Schina, regista del 2001 esploso nella corazzata Udine dello scorso anno, dove è stato bravo a ritagliarsi spazio, sfruttandolo a dovere. Per lui 21’ di parquet e tanto fosforo: 5.3 p.ti, 2 falli subiti, 2.5 rimbalzi, 2.7 assist. Non certo un realizzatore (anche se ha tirato in stagione regolare con il 39% da tre, pur su poche conclusioni), poiché gestione del gioco, transizione e pressione sul portatore di palla avversario sono il suo biglietto da visita. Abile nelle palle recuperate. Sul perimetro, ad assicurare difesa e sostanza, troviamo anche l’ex Trapani Kenneth Viglianisi che è un elemento di equilibrio per il sistema. Giocatore duttile (può ricoprire i tre ruoli “fuori”) anche se poco confortato dalle percentuali dal campo che, spesso, non gli sorridono. I suoi numeri stagionali: 3.5 p.ti, 1.8 falli subiti, 1.7 rimbalzi a match. Male al tiro (43% dalla media, 17% da tre). Così così anche ai liberi, con il 66%. Il 4/5 della squadra è Kyndahl Hill, esplosivo ed atletico lungo U.S.A. con tanta esperienza in Europa (Danimarca, Ucraina e Germania), anche nelle coppe. Gran rimbalzista ed ottimo difensore, è un giocatore duttile, abile nel procurarsi falli poiché attacca il canestro con energia. Ha chiuso la regular con 13.5 p.ti (53% da due), ben 8.4 rimbalzi, 4.9 falli subiti e quasi 1 stoppata per gara, segno che dalle sue parti bisogna alzare la parabola di tiro. Male finora da tre, con il 26%, arma che gli dona un’importante doppia dimensione. Fuori da tempo per un problema alla spalla destra Alexander Cicchetti, “quattro” del 1998, prodotto del settore giovanile dell’EBK. Nelle 9 gare disputate aveva fatto bene, con 7.1 p.ti, 24’ di campo, 4.1 rimbalzi ed un notevole 40% da tre, soluzione con cui apriva il campo. In corsa è arrivato il lungo italo-inglese del 1998 Scott Ulaneo, in prestito da Brindisi, con un buon triennio alle spalle in NCAA (ultima annata in Division II a 15.5+7.5). Solido, nelle 7 gare disputate in stagione regolare: 7.1 p.ti (46% da due), 3 falli subiti, ben 7.3 rimbalzi, suo punto di forza. Malissimo dalla lunetta, con il 33%. Grande struttura fisica al servizio del pitturato. Non ha raggio dai 6.75. Lungo old style. Sempre ai box per infortunio, infine, l’1/2 del 2000 Gianluca Santini.