La neopromossa Cuore Napoli Basket ha innanzitutto confermato coach Francesco Ponticiello che, lo scorso anno, è stato votato miglior allenatore della serie B 2016/2017, il quale ha fortemente puntato su un gruppo di italiani molto giovane, ed una coppia di americani che conosce già l’Europa. Il quintetto in particolare vale una tranquilla salvezza, traguardo tutt’altro che irraggiungibile se la panchina, oggi un po’ “tenera”, crescerà e farà la propria parte. La sconfitta in trasferta contro Siena, all’overtime, dopo aver a lungo condotto e senza la stella Carter, la dice lunga sulle possibilità di Napoli di invertire in fretta il trend. La mente della squadra è l’esperto Gennaro Sorrentino (1985), che la categoria la conosce come le sue tasche. È un vero specialista nel trovare l’uomo giusto al momento giusto ed, ovviamente, nel tenere in mano le redini del gioco. Si è fatto “sentire” nelle prime uscite stagionali, garantendo alla causa il solito contributo di esperienza e visione di gioco. I suoi numeri: 9.5 p.ti (57% da due, 27% da tre) e 3 assist a match. La guardia è il realizzatore Kerry Carter (1991) che, dopo l’NCAA con St. Mary’s, ha già “provato” l’Europa con la maglia di Tenerife oltre ad esser stato il miglior marcatore della scorsa Pro B tedesca. È un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Tira poi giù diversi rimbalzi e la sua casella dei falli subiti è sempre piena. Carisma ed energia sul parquet sono poi assicurati. Le sue cifre finora: 20 p.ti, 5 falli subiti, 4 rimbalzi, 2.7 recuperi e 3.3 assist per gara. Tira tanto, in particolar modo da tre, quasi 10 conclusioni per partita, con un eccellente 43%. Una grossa mano sul perimetro arriva altresì dall’ala serba Stefan Nikolic (1997), giovane di grande prospettiva che è già risultato decisivo nell’ultima vincente annata (15 p.ti di media nei play-off). In queste prime uscite al piano di sopra sta concedendo il bis (10.5 p.ti e 2.3 assist ad incontro). Da urlo poi le percentuali dal campo, un sorprendente 73% da due ed un notevole 53% da oltre l’arco dei 6.75. In crescita! Prezioso anche il contributo del “tre” Matteo Fioravanti (1997), già nel giro delle nazionali giovanili ed in doppia cifra di media nella sua prima esperienza in B con Taranto. È un esterno duttile, che abbina alle indubbie doti tecniche anche notevoli doti fisiche. I numeri gli sorridono: 10 p.ti, 2.3 falli subiti, 3.8 rimbalzi. Tira inoltre con il 60% da due ed il 35% dalla distanza. Buon colpo estivo quello dell’atletico centro croato Hrvoje Vucic (1991) che ha già vissuto, da protagonista, la massima serie della sua nazione con la maglia del KK Alkar, dove ha replicato le ottime cose viste nella formativa e preziosa esperienza in NCAA. È un lungo verticale, che presidia efficacemente l’area colorata, dove non di rado gli avversari sono costretti ad alzare le parabole di tiro per sfuggire alle sue stoppate. Abile anche in attacco dove predilige il gioco in post basso. Finora viaggia con 12.5 p.ti (45% da due), 2.8 falli subiti, 6.3 rimbalzi e 1.8 assist di media. Ogni tanto ci prova anche da fuori, con ottimi dividendi (40% da tre). Troviamo poi il playmaker Bruno Mascolo (1996) che, nonostante la giovane età, vanta già diverse esperienze che pesano (Torino, Agrigento, Latina e Siena). Finora ha trovato tanto spazio (quasi 25’ di media) ed ha inciso non poco a referto, con 8 p.ti, 2.5 falli subiti, 4 rimbalzi e 2.8 assist per partita. Buone le percentuali da due (70%), migliorabili invece quelle da tre (33%). Aggressività ed intensità di gioco non gli difettano di certo! Titolare aggiunto è il confermato playmaker Roberto Maggio (1990) che sta in campo tantissimo (quasi 34’ ad allacciata di scarpe), ripagando la fiducia in lui riposta con 6.5 p.ti, 3 falli subiti, 2.1 rimbalzi e ben 4.3 assist a match, che fotografano a dovere la sua capacità nel “costruire” gioco. Discrete anche le sue percentuali (52% da due, 25% da tre). Spazio anche per l’ex Eurobasket Roma Nikolay Vangelov, pivot di 212 cm del 1996, che, nei 12’ di utilizzo medio, non fa mai mancare il suo contributo nel pitturato, con 5 p.ti (77% da due) e 2.5 rimbalzi a match. Dalle rotazioni arriva inoltre il prezioso contributo della confermata ala Alessio Ronconi (1995), prodotto del vivaio di Avellino, che va a referto con 3.3 p.ti, 3 rimbalzi e 1.3 assist di media. Basse però le percentuali, 28% da due, 24% da tre. Il tutto negli oltre 18’ di impiego.
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