Torrenova e Patti, le società dei miracoli nella piccola provincia siciliana

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Ed eccoci qui. Nei giorni sucessivi. Nei giorni successivi in cui l’adrenalina va pian piano scemando, quei giorni in cui ti siedi, ti rilassi e pensi: “È andata alla grande nonostante tutto!”

È quello che probabilmente è successo ai giocatori, dirigenti e membri delle due società siciliane che si fine maggio hanno raggiunto dei traguardi storici in una stagione sportiva in cui nulla è stato dato per scontato a causa del Covid-19. Ed è proprio questo ad avvalorare ancor di più le gesta di questi ragazzi e di queste ragazze.
 

Stiamo parlando della Cestistica Torrenovese e dell’Alma Patti, due società che in pochissimo tempo sono state in grado di affermarsi nel panorama nazionale. Due realtà di poche migliaia di abitanti che hanno creato basi per competere con piazze storiche del basket Italiano.

L’Alma Patti festeggia l’accesso alla Semifinale play off contro Faenza

Da una parte l’Alma Patti, che nel primo anno di serie A2, raggiunge i play-off stampandosi addosso l’etichetta di “matricola terribile”. Ma le ragazze di coach Buzzanca, come cantava Luciano Ligabue nell’omonima canzone, Il meglio deve ancora venire. Infatti, non contente del risultato raggiunto, già di per sé straordinario, ancora affamate di vittoria, centrano una clamorosa semifinale liquidando Umbertide con una secco 2-0. Provano addirittura a sfiorarla quella finale, gettando il cuore oltre l’ostacolo contro Faenza. Ma lo straordinario percorso di Verona e compagne si interrompe qui, certi che, in realtà, lo spettacolo è appena cominciato. 

La Cestistica Torrenovese festeggia la permanenza in Serie B

Dall’altra, invece, la Cestistica Torrenovese che la prossima stagione, per la terza volta consecutiva si troverà ai nastri di partenza del campionato di serie B. Nient’altro che scontato per un paesino di 3000 anime, il più piccolo dello stivale. Una stagione difficile, quella vissuta tra le mura del PalaTorre, caratterizzata anche dal cambio in panchina per cercare di risollevare una squadra che dopo un buon avvio di campionato era sprofondata nei bassi fondi della classifica. Così coach Bartocci restituisce smalto e brillantezza ad una squadra che di cuore ed intensità ne aveva da vendere, ma la salvezza diretta non arriva per un soffio. Infine, la resa dei conti, i play-out.
A questo punto torna in mente la celebre frase pronunciata da John Belushi in Animal House: “E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.

E nei giorni dopo possiamo affermare con certezza che Belushi aveva ragione. Torrenova dopo un’estenuante serie pareggiata (2-2) dalla Robur Varese, si prende gara-5 dominando e sugellando la definitiva permanenza in serie B. 

Da bambino ti insegnano a inseguire i tuoi sogni e lottare sempre per raggiungere i tuoi obiettivi e ieri sera, negli occhi di quei ragazzi e di quelle ragazze abbiamo rivisto quei bambini che con forza e con gioia hanno coronato il proprio sogno, quello di due società e quello di due intere cittadine. Perché oggi, il giorno dopo, a meno lucida, lo possiamo dire con certezza. A volte i sogni si realizzano. Ed i miracoli anche.

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