Supercoppa italiana. Ragusa, cancella la debacle del 2015

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Anche quest’anno saranno il Familia Schio e la Passalacqua Ragusa a contendersi la Supercoppa Italiana. Anche in questa edizione, come nella scorsa, le venete partono favorite. Per diversi fattori: giocano in casa al PalaRomare, con una squadra in gran parte riconfermata e soprattutto al completo, schierano giocatrici di maggiornamento esperienza, hanno svolto una preseason regolare che ha permesso a coach Mendez di testare abbondantemente il gruppo. La Passalacqua Ragusa mette invece sul piatto importanti novità, che partono dallo scendere in campo con una squadra dall’età media bassa, con un playmaker, Julie Vanloo, veloce e veramente ispiratore, con un gruppo che corre e vorrà difendere, secondo l’importa impostata da coach Gianni Lambruschi. La Passalacqua ha svolto pero solo due scrimmage in un mese di preparazione, contro San Martino di Lupari, “ripiegando” su partite interne. Sfatato lo scorso anno il mito del PalaRomare, che il 3 aprile del 2016 vide la siciliane alzare la prima Coppa Italia (di quel gruppo rimangono Cosolini, Gorini e Valerio) l’ago della bilancia potrebbe mettersi in equilibrio, se non per un aspetto: l’assenza anche quest’anno del centro titolare, Astou Ndour. Stavolta lo zampino lo hanno messo addirittura le Olimpiadi, ma in un match d’apertura stagionale dal bottino così importante che, come evidenziato dal play delle orange Giorgia Sottana, per via delle tempistiche privilegerà più la fisicità che la tecnica, tutto rimane ancora da scrivere. Una cosa è certa: servirà far meglio dello scorso anno, far dimenticare la debacle del 2015 (83-54 punteggio finale e Ashley Walker, ex del match mvp del torneo), che costò tanto sia ai tifosi, che al futuro della squadra allenata oggi da Gianni Lambruschi.