SBC Palermo Basket bene per due quarti, poi Ragusa la spunta con 20 di Walker e il ritorno di Ibekwe

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Ashley Walker in azione contro Gatling

Una Passalacqua Ragusa arrabbiata, per aver guadagnato e perso il primato nell’arco di una settimana, si abbatte sulla Sicily By Car Palermo nel Derby di Sicilia del turno infrasettimanale, prendendosi la posta in palio con un netto 83-61. Per le palermitane un buon primo tempo, prima del rientro decisivo dall’intervallo lungo, nel quale le padrone di casa del PalaMinardi chiudono anzitempo la contesa.

Che la squadra di coach Recupido volesse subito mettere il match sui binari giusti lo si è intuito dall’avvio dirompente delle ragusane, con due triple di fila a marca Consolini e subito il parziale di vantaggio che spiazza Palermo (15-6 al 5’). La squadra di Santino Coppa si scuote, grazie al gioco da tre punti di Cooper e alla tripla di Russo, bravissima anche a prendersi il solito sfondo in difesa, che segnano il ritorno della SBC in partita. A chiudere i primi 10’, sono però gli affondi in palleggio di Romeo e di una Ibekwe apparsa in ottima forma, al rientro dopo due mesi e il discusso impiego in Nazionale in settimana. Il secondo quarto si apre sul 22-14 per la Passalacqua, ma è Gatling a salire velocemente in cattedra: sei punti di fila della lunga americana riportano Palermo sul -2, anche grazie ad una difesa ad altissima intensità di tutte le palermitane che mette in serio imbarazzo Ragusa. Romeo e Russo si pizzicano da oltre l’arco, con le due squadre che iniziano a superarsi sul tabellone, in una serie di sorpassi e contro-sorpassi che infiammano il pubblico del PalaMinardi (28-29 al 15’). Coach Recupido chiama time-out, decisione che paga subito, con la bomba di Soli a bruciare la retina in uscita dal minuto di sospensione. SBC Palermo perde continuità in difesa e lucidità offensiva, patendo diverse palle perse che portano Ragusa avanti all’intervallo sul 42-31.

In uscita dalla pausa lunga, come detto, Ragusa marca il solco con un 10-0 di parziale firmato Walker e Tagliamento (una bomba a testa) e il solito apporto offensivo di Daerica Hamby. Gatling e Cooper, grazie all’assistenza di capitan Verona, provano a limitare lo scarto con le avversarie, ma sono ancora tre triple ragusane di fila (Walker, Ibekwe e Tagliamento) a ricacciare indietro le palermitane sul 70-47 che archivia il terzo quarto e, di fatto, anche il match. Nell’ultimo periodo i due allenatori aumentano le rotazioni concedendo, in situazione di garbage time, importanti minuti di riposo alle giocatrici più utilizzate in vista delle imminenti rispettive sfide di campionato. Ibekwe e Walker chiudono alla grande con 15 e 20 punti a referto, mentre dall’altra parte si fa notare Manzotti con 11 punti praticamente tutti negli ultimi 10’ di gioco. Palermo riesce a limitare il passivo, insieme a Ragusa che manda in campo tutte le giocatrici a referto.

Si chiude sull’83-61 un Derby di Sicilia vinto meritatamente e senza appello dalla Passalacqua Ragusa, squadra ‘in missione’ ormai da anni, con l’obiettivo di prendersi lo scettro di Schio al vertice del massimo campionato di pallacanestro. Per la SBC Palermo una serata bella a metà, ma giocata come sempre al massimo delle possibilità. In vista, dietro l’angolo, c’è il più importante match contro Vigarano di domenica (ore 19, PalaMangano). Un vero e proprio scontro salvezza.

 

PASSALACQUA RAGUSA – SICILY BY CAR PALERMO BASKET 83-61 (22-14, 42-31, 70-47, 83-61)

Ragusa: Tagliamento* 9, Romeo* 9, Consolini* 10, Gatti 2, Baglieri, Stroscio 3, Soli 3, Nicolodi, Walker* 20, Hamby* 12, Gatti, Ibekwe 15. Allenatore: G. Recupido
Tiri da 2: 21/32 – Tiri da 3: 12/26 – Tiri Liberi: 5/11 – Rimbalzi: 36 9+27 – Assist: 23 – Palle Recuperate: 2 – Palle Perse: 12

SBC Palermo: Russo* 10, Manzotti 11, El Habbab, Cupido 2, Flores Costa* 2, Cooper* 10, Miccio* 6, Verona, Casiglia NE, Gatling* 20. Allenatore: S. Coppa
Tiri da 2: 15/42 – Tiri da 3: 6/20 – Tiri Liberi: 13/19 – Rimbalzi: 33 15+18 – Assist: 15 – Palle Recuperate: 5 – Palle Perse: 11

Arbitri: Calogero Cappello di Porto Empedocle (AG), Sebastiano Tarascio di Priolo Gargallo (SR) e Irene Frosolini di Grosseto

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