CINEMA ROSANERO, LA VITTORIA SU MESSINA E’ EPICA: PLAY-OFF ANCORA VIVI ?
Una folle, meravigliosa domenica notte quella messa in piedi da La Braciera Palermo che sciocca il Girone Nord di Serie D, facendo fuori dopo Milazzo anche la seconda forza del campionato, la Fortitudo Messina. Dopo due supplementari, sudore e sangue (e non è un modo di dire) i rosanero di coach Federico Vallesi vincono l’ultima casalinga in regular season per 100-97, con ancora 40 minuti da giocare e il sogno play-off ancora possibile.
Doveva essere una gran bella partita, combattuta ed equilibrata sin dall’avvio, e le attese sono state rispettate. Trevisano, Calò e Cuccia si iscrivono subito a referto con una bomba a testa, intervallati dai punti di Benvegna. Messina risponde col solito Cavalieri e le sortite di Bellomo, che avevano fatte male anche all’andata. La Braciera gira come un orologio in attacco, e anche Giulio Paternò scalda la mano con due triple di fila, subito dopo altre due di Calò, con quest’ultimo che chiuderà con 27 punti, ma lasciandosi il meglio per l’ultima portata. Messina accetta la sfida e tiene botta, ricucendo prima dell’intervallo anche con Centorrino e Squillaci, trovando con Currò anche il punto del 45-40 sulla sirena con il quale si va al riposo.
Dagli spogliatoi riemergono senza dubbio meglio gli ospiti che colpiscono in contropiede ancora con Currò, con Cavalieri da sotto e da oltre l’arco con Bellomo. I rosa restano a galla con uno sfrontato Audino e presentandosi parecchie volte sulla lunetta, mantenendo buone medie. Vaccaro lotta come il proverbiale leone che è, ma il passivo recita 15-22 nel parziale per i messinesi (60-62). La risposta dei palermitani è famelica: prima Audino con un’altra tripla d’autore dall’angolo, poi capitan Cuccia con l’assist al cioccolato per Vaccaro e poi ancora doppio Trevisano dalla distanza piazzano l’11-0 di parziale che tramortisce Messina, ma non l’abbatte anche perchè gli ospiti di coach Baldaro hanno il gran merito di infilare il controparziale, riportandosi prima a -1 e poi impattando a quota 75 con la bomba di Bellomo a 2′ dalla sirena. Trevisano rimette la testa avanti dai liberi, dall’altra parte Squillaci pesca un gran bel jolly in caduta che rimanda avanti Messina.
Gli animi si surriscaldano: Cuccia si arrabbia con la panchina messinese e nasce una contesa, che sportivamente Cavalieri placa. Quando si riprende a giocare, Giulio Paternò in un contrasto cade per terra, procurandosi una profonda ferita al mento che lo estromette dal resto della gara. Bellomo fa 1/2 ai liberi, a Calò invece la mano non trema e impatta a 78. Nell’ultimo possesso, Messina perde il pallone che Cuccia potrebbe trasformare in oro per i suoi, ma la preghiera da metà campo non viene accolta e si va’ al supplementare.
Messina appare stanca, ma Cavalieri è di ghiaccio dalla lunetta. Trevisano piazza la quarta bomba della sua splendida serata da 30 punti a referto, facendo urlare i suoi tifosi. Cuccia ruba la merenda e scappa per l’appoggio al vetro del +2, che Centorrino ripaga con la stessa moneta. Trevisano è infallibile dalla linea della carità, ma un infinito Cavalieri s’inventa nel traffico il canestro dell’87 pari che manda le due squadre, stremate, al secondo overtime.
Adesso è Palermo a sembrare più sfinita e il facile canestro concesso a Centorrino, con la tripla di Squillaci poco dopo, appaiono come una condanna in cassazione sul serbatoio rosanero. È proprio, però, quando tutto sembra ormai perduto che i palermitani trovano la spinta che rende epica la loro gara: Calò affonda sulla difesa messinese, Cuccia veste il mantello e piazza un canestro dalla media di immane importanza per il 95-95. L’ultima parola sembra spettare a Lanza che anzichè cancellare la virgola dal suo referto con la bomba della vittoria, vede il pallone fare un giro e uscire a 40” dalla sirena. Nel rimbalzo, Calò prende il fallo ma, stremato, sbaglia entrambi i liberi: sul secondo è Trevisano ad afferrare uno dei palloni più belli della sua carriera, presentandosi ai liberi dopo il fallo e tenendo la temperatura delle sue vene sotto zero, 97-95.
Un super Bellomo mantiene in vita i suoi col jump del 97 pari, ma l’ultima parola spetta allo ‘stremato’ Calò che riceve da Audino, si libera con una finta di Squillaci e piazza la bomba che fa esplodere compagni e tifosi. Finisce così, con i ‘vecchi pazzi rosanero’ raccolti in un unico, emozionante abbraccio.
Due vittorie di fila, altri due miracolosi capolavori cestistici, in barba alla mancanza di allenamenti e all’assenza di un’anima in campo come Peppe Melone infortunato. Domenica prossima, questa lunga e assurda corsa ai play-off dovrà terminare: La Braciera Palermo si giocherà le sue carte in casa della Virtus Trapani, con l’orecchio rivolto a Palermo per Giemme-Sant’Agata e a Marsala per Medipower-Milazzo. Serve solo un altro piccolo miracolo, l’undicesimo…che sarà mai.
LA BRACIERA PALERMO – FORTITUDO MESSINA 100-97 (dopo 2ts)
Parziali: 26-23, 45-40, 60-62, 78-78, 87-87, 100-97
Palermo: Micale ne, Audino 7, Won ne, Leone, Benvegna 8, G. Paternò 11, Calò 27, Cuccia 9, Chiri 2, Vaccaro 6, Trevisano 30. All. Vallesi
Messina: Currò 7, Lanza, Centorrino 15, Bianchi 2, Squillaci 17, Cavalieri 21, Ioppolo 4, Cordima ne, Bellomo 25, Barlassina 6. All. Baldaro.