SERIE B. NCB in riflessione, il dg Coppolino: “In stand-by il progetto tecnico”

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Cestistica Barcellona

Di seguito dichiarazione dell’Amministratore Unico e Direttore Generale dr. Aurelio Coppolino circa il mancato trasferimento di sede della Nuova Cestistica Barcellona S.S.D. a R.L già Viola Reggio Calabria.

Dopo l’e-mail ricevuta ieri alle 17.42 dall’Ufficio Affiliazioni della FIP con la quale siamo stati informati circa la decisione del Consiglio Federale di non accogliere la domanda di trasferimento della sede sociale da Reggio Calabria a Barcellona Pozzo di Gotto, e dopo avere risposto alla FIP alle ore 17.49 richiedendo le motivazioni – ad oggi sconosciute – che hanno portato a questa determinazione, il sottoscritto comunica di essersi già confrontato con Istituzioni locali, regionali e nazionali, oltreché com’è ovvio, con le aziende con le quali abbiamo deciso il 2 di giugno scorso di avviare un progetto ambizioso di carattere imprenditoriale, sportivo e sociale. Ho anche ritenuto opportuno confrontarmi con il Direttore Sportivo, avendo già sottoscritto nelle scorse ore cinque contratti tra staff tecnico ed atleti.

A Giovanni Perdichizzi ho chiesto di potere aggiornare in maniera diretta gli agenti dei diversi tesserati già firmati ed anche quelli in procinto di farlo. Il roster era già formato per 9/10, ma a questo punto ritengo responsabile mettere in stand-by il progetto tecnico non sapendo, mentre scrivo, dove giocherà la Società di cui sono azionista al 100%. Con lui ci aggiorneremo nella giornata di lunedì 16 pomeriggio, dopo avere cercato riscontri da parte della FIP.

Conoscere la sede sociale è imprescindibile per capire cosa poter fare, in che tempi ed attraverso quali modalità. Le informazioni informali, che parlano di una presunta morosità maturata la mattina di venerdì 13, il giorno stesso del Consiglio Federale, di poco meno di 1.000,00 € a carico del Basket Barcellona (e ciò per l’Art. 148 commi 8 e 9 del Regolamento Organizzativo FIP bloccherebbe il trasferimento di sede), non ci permettono a livello formale di muovere alcun passo, né di valutare concretamente le diverse opzioni. Di certo c’è che esiste una Società che si chiama Nuova Cestistica Barcellona, iscritta regolarmente in Serie B, ma con la sede sociale a Reggio Calabria. Bisognerà perciò attendere la ricezione delle motivazioni della FIP, che speriamo arrivino celermente già lunedì 16 mattina.

Contestualmente, ribadisco come sia prioritario per lo scrivente finalizzare un processo che si è rivelato oltremodo difficoltoso, soprattutto per costanti impedimenti messi sulla strada di NCB da determinati soggetti, tutti residenti a Barcellona Pozzo di Gotto. Spiace dovere scrivere ciò, ma è semplicemente una storia che si ripete. Lo stato in cui versa oggi la nostra città rappresenta in maniera plastica l’incapacità atavica nel sapere fare squadra, privilegiando gli interessi personali di fronte a quelli generali.

Infine, debbo altresì comunicare di avere ricevuto nelle ore scorse alcune proposte di approfondimento circa possibile progetto sportivo da sviluppare a Reggio Calabria da parte di due cordate imprenditoriali. Ho altresì ricevuto sollecitazione nel sentire il Sindaco di Reggio Calabria, dr. Falcomatà. Considerando la situazione venutasi a creare per motivazioni indipendenti dalla mia volontà, sarà mio dovere ascoltare ciò che mi verrà detto o proposto.

L’investimento pluriennale fatto acquisendo le quote della Viola di Reggio Calabria è importante e necessita di un approccio lucido, che tenga conto delle quattro condizioni enunciate ciclicamente: programmazione, sostenibilità economica, condivisione, giovani. Con il mancato nullaosta di ieri, non sarà possibile avviare la campagna abbonamenti prevista per lunedì 16, né sottoscrivere contratti di sponsorizzazione, né sottoscrivere contratti con altri tesserati.

Sino a quando il quadro non sarà nitido, il titolare del 100% delle quote della Nuova Cestistica Barcellona già Viola di Reggio Calabria, non prenderà alcuna decisione, riservandosi di tutelare i suoi interessi rivalendosi contro di chi, al 14 di luglio, non ha permesso l’avvio di un progetto in cui continuo a credere”.

Dr. Aurelio Coppolino

 

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