Tempo di bilanci e nuovi propositi per la Fidelia Torrenova. La formazione del presidente Spirito ha vissuto un anno solare emozionante, che ha appassionato tanti tifosi e riportato al Pala LuxorBuilding l’entusiasmo delle grandi annate. Di questo, e di tanto altro, abbiamo discusso col direttore sportivo, Massimiliano Fiasconaro.
Max, un 2021 incredibile. Dall’incubo playout alle zone altissime della classifica!
«È stato un anno indescrivibile, iniziato tra mille difficoltà. Ci siamo salvati con audacia e fortuna, poi in estate abbiamo provato a programmare al meglio, facendo tesoro delle esperienze trascorse ed investendo oculatamente per salvarci il prima possibile. Abbiamo creato un gruppo composto da un mix di esperienza e gioventù, aggiungendo ai coach Bartocci e Gentile un assistente come Francesco Dragonetto ed il preparatore atletico Omar Ferruccio. Stiamo facendo bene, ma rimaniamo coi piedi per terra. Vogliamo continuare così».
Il trait d’Union tra le due stagioni è sicuramente stato l’arrivo di coach Bartocci. Quanto siete soddisfatti?
«Moltissimo. Sulle sue qualità, tecniche e morali, parlano i suoi trascorsi “sportivi”. Già a metà della scorsa stagione abbiamo cercato di trovare un allenatore che sposasse la nostra progettualità anche futura. Lui ha capito subito gli enormi sacrifici che la dirigenza di una squadra di Serie B come Torrenova, piccola comunità, deve affrontare. Così, costruendo con budget abbastanza limitati, stiamo realizzando un miracolo. Con Maurizio siamo sempre in grande sintonia, condividiamo questa passione da vent’anni, è facilissimo decidere».
Quanto è stato difficile organizzare una nuova stagione e quanto i partner commerciali vi hanno aiutato?
«É stato complicatissimo ricominciare, perché le certezze economiche sono relative, soprattutto ad inizio anno. Ringraziamo i partner che economicamente ci stanno vicino, dovremo sforzarci ancora per finire l’anno sportivo con tranquillità. Speriamo di trovare altri partner che possano sposare il nostro progetto».
Quanto è complicato portare avanti un progetto così e quanto creare una progettualità per il futuro?
«Siamo terzi praticamente al giro di boa, abbiamo quasi i punti per una salvezza tranquilla. Dobbiamo ancora lavorare, ma abbiamo fatto molto bene fin qui. In una comunità così piccola, però, fare programmi con anticipo sulle altre società è molto complicato, soprattutto quando vuoi onorare con puntualità le spettanze di tutti. Abbiamo però le idee chiare sul prossimo anno, perché la società vuole proseguire in questa categoria».
Nonostante le difficoltà legate al COVID, i tifosi non sono mancati. Quanto è vitale il loro apporto?
«Il loro apporto è stato incommensurabile. Giocare per “qualcuno” è fondamentale, ed il nostro pubblico è di fondamentale importanza. Nota di merito ai “Bad Eagles”, i nostri supporters organizzati che, sempre rispettando le regole antiCovid, mai smettono di far sentire la loro vicinanza ai ragazzi. È anche loro il merito dei risultati raggiunti fino a questo momento».
Cosa ti auguri per il 2022?
«Spero che il trend della squadra rimanga intatto. Personalmente spero di apprendere ancora di più da tutti ogni giorno. Siamo una goccia di felicità in un mare di preoccupazioni che questa pandemia ci sta dando. Mi auguro finisca presto. Buon anno a tutti, sperando sia ancora migliore».