SERIE B. Federico Vallesi è il nuovo assistant coach del Green Basket Palermo

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Federico Vallesi

Altra firma a registro, questa volta sul fronte tecnico. Federico Vallesi riabbraccia la terza categoria nazionale nella sua Palermo: sarà lui il vice di coach di coach Bassi per la stagione 2019-20.

Un curriculum degno di nota quello del 35enne allenatore palermitano, reduce da una convincente annata da head coach di Palermo Basket in Serie D. I primi passi da allenatore con Ginnic Club e Basket Trapani, poi, nel 2010, l’avventura nello staff del settore giovanile della Virtus Siena: anni di preziosa formazione che gli valgono la chiamata di Martina Franca, in Serie B, con la quale raggiunge le semifinali playoff in veste di assistente della prima squadra e l’interzona da allenatore dell’Under 19 Elite. Quindi il ritorno in Sicilia, sempre da assistente, con l’Aquila Palermo: con i biancorossi, nel 2013/14, prende parte ad un cammino trionfale suggellato dalla promozione in Serie B. L’anno successivo, in veste di vice di coach Tucci, raggiunge invece la finale playoff di Serie B, sfiorando gli spareggi per la A2. Contestualmente porta avanti la sua mission nel settore giovanile allenando l’Under 17 eccellenza e nell’ultimo anno in maglia Aquila l’U16 eccellenza.

Da qui la prestigiosa nomina di Referente Tecnico Territoriale che gli consente di entrare in contatto con i migliori prospetti giovanili dell’isola: onora l’impegno centrando la vittoria del Torneo del Mediterraneo con le annate 2001 e 2002, e il Trofeo delle Regioni con i 2002, per poi ultimare il mandato federale con la creazione del Progetto Sicilia. L’anno seguente lascia dunque i quadri della Federazione per accasarsi prima alla Viola Reggio Calabria, nelle vesti di coach dell’Under 16, con cui ottiene la vittoria del titolo regionale, e poi al Basket Giarre del quale diventa responsabile del settore giovanile. L’anno scorso il rientro in pianta stabile a Palermo: alla prima esperienza da head coach su una panchina senior, coach Vallesi centra la semifinale playoff con la neonata formazione Palermo Basket.

E adesso un’altra avventura a Palermo, abbracciando i colori biancoverdi«Vivo il passaggio con grande carica perché è motivo di orgoglio essere chiamati da una società che ha voglia di rifondare dopo due stagioni in cui si è raccolto decisamente meno di quanto seminato – afferma coach Vallesi – Ringrazio la proprietà, la famiglia Mantia in primis, e il GM Lima per avermi coinvolto in questo progetto. Per Palermo potrebbe essere un’occasione per emergere dall’anonimato, visto che come tradizione cestistica siamo parecchio indietro. La sfida sarà andare oltre la tipica mentalità del ‘curare esclusivamente il proprio orticello’». 

Obiettivi nitidi sulla programmazione, specie nel settore giovanile, di cui Vallesi allenerà la formazione Under 18«Ho avuto la fortuna di maturare esperienze altrove, e ovunque sono andato mi sono reso conto che mettersi il paraocchi non serve. Il confronto è con altre realtà palermitane sarà fondamentale. Occorre ripartire da un’idea di staff che lavora unito, di un ambiente che si muove all’unisono – prosegue – Avverto un forte senso di responsabilità perché mi rendo conto di far parte di un gruppo di lavoro che ha tanta voglia di riscatto. È un’ottima base da cui ripartire». Chiarite le condizioni ambientali, il mantra è chiaro quando c’è da aver a che fare coi giovani: «L’aspetto principale, specie sul fronte giovanile è la formazione e non la vittoria, poi se quest’ultima arriva bene. Ma è fondamentale formare i ragazzi, prima come individui e poi come giocatori».

Un’intesa già in sede di perfezionamento quella dello staff tecnico«Ci siam già sentiti con coach Bassi, è una persona che fin da subito si sta calando nella realtà con serietà e dedizione. È una persona energica, precisa e metodica, ma soprattutto ha una gran voglia di lavorare e di farlo bene. Una rarità di questi tempi – conclude il neo assistant coach del Green – L’dea è di creare una squadra con fame, che vada a costruire le sue vittorie nella metà campo difensiva. Tanta garra, tanto sacrificio».

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