Senza Diener e Fitipaldo la Betaland Capo D’Orlando resiste per metà gara a Venezia, 84-69

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UMANA REYER VENEZIA - BETALAND CAPO D ORLANDO
UMANA REYER VENEZIA - BETALAND CAPO D ORLANDO

Una Betaland Capo d’Orlando incerottata resiste per oltre metà gara, ma registra una larga sconfitta in trasferta al Taliercio di Mestre contro l’Umana Reyer Venezia (84-69). Priva di Diener per l’infortunio occorso durante la prima gara del campionato, l’Orlandina deve fare a meno anche di Bruno Fitipaldo per un problema muscolare alla coscia e del capitano Sandro Nicevic a causa di un fastidio al tendine d’Achille, mentre Mario Delas è disponibile anche se non perfette condizioni.

Coach Gennaro Di Carlo manda in campo il seguente quintetto per la palla a due: Laquintana, Perl, Stojanovic, Archie, Iannuzzi. Archie e Iannuzzi realizzano immediatamente dalla media ed è 0-4 dopo 2’. Iannuzzi conquista rimbalzo offensivo e ribalta dall’altro lato per Archie che dietro l’arco non perdona (2-7 dopo 3’). La reazione dei padroni di casa è affidata alle bocche di fuoco Bramos e Tonut che dai 6.75 portano i lagunari in vantaggio (10-7 dopo 4’). Stojanovic e Archie realizzano, ma Venezia difende forte e blocca alcuni attacchi dei paladini (15-11). A 3’ dalla fine del primo quarto sia Venezia che Capo d’Orlando hanno già esaurito il bonus, Ejim e Berzins in lunetta fanno 17-15. Mcgee saluta l’ex squadra con due canestri da fuori (i lagunari chiudono il primo quarto con 4/6 dall’arco) e la sirena suona sul 23-15.
Il secondo quarto lo apre Zoltan Perl con un jump dalla media. Laquintana senza paura si butta dentro dopo il recupero in difesa e realizza subendo il fallo di McGee (23-19). Coach Di Carlo richiama in panca Laquintana e manda in campo Giorgio Galipò, orlandino classe 1999. Perl realizza ancora dalla media, Peric commette fallo antisportivo, Stojanovic assiste Iannuzzi ed è 27-27 al 15esimo. Antisportivo di Galipò e Haynes riporta avanti Venezia. Coach Di Carlo deve fronteggiare adesso anche il problema falli con Stojanovic già a quota 3 (31-27 al 17esimo). L’Orlandina non molla, prima impatta nel punteggio con Archie, Laquintana e poi con Berzins e la schiacciata di Archie passa in vantaggio (34-35). Il controsorpasso ad opera di Venezia è tutto firmato da Ortner che permette ai suoi di arrivare all’intervallo sul 38-35.
Mini break della Betaland al rientro sul parquet (2-6) con Stojanovic, Iannuzzi e Perl: 40-41. Berzins commette il quarto fallo personale, Stojanovic inventa da sotto, ma la Reyer punisce ancora da fuori con Tonut. L’Mvp della prima giornata realizza ancora in contropiede ed è +5 Venezia (48-43 al 24esimo). Peric per il +7, la Betaland si affida a Stojanovic che trova il varco per arrivare fino al ferro. McGee e Peric danno il massimo vantaggio ai padroni di casa (+9, 54-45), ma grazie a Laquintana e Perl il gap si riduce: 54-49 al 28esimo. Le giocate di Ejim riscrivono il nuovo massimo vantaggio alla sirena del terzo quarto: +13, 62-49. Continua purtroppo a far fatica in attacco la Betaland nell’ultimo quarto è a 4’ dalla fine è +20 per i padroni di casa (69-49). Venezia dilaga ancora nel finale che è solo garbage time.

TABELLINO 
Umana Reyer Venezia – Betaland Capo d’Orlando 84-69 (23-15)(38-37)(62-49)
Umana Venezia: Haynes 16, Tonut 10, Bramos 11, Hagins 7, Ejim 12, Peric 4, Filloy 3, Ortner 6, Viggiano, McGee 13, Ress 2, Visconti. All: De Raffaele.
Betaland Capo d’Orlando: Munafò ne, Galipò, Fitipaldo ne, Iannuzzi 6, Laquintana 8, Perl 17, Nicevic ne, Delas, Pavicevic, Archie 18, Stojanovic 8, Berzins 12. All: Di Carlo

Coach Di Carlo: «Innanzitutto comincio facendo i complimenti ai miei ragazzi per come hanno cercato di dare il massimo in una situazione di estrema difficoltà. Venivamo da una settimana complicata in cui non ci siamo potuti allenare bene. Mi piace sottolineare la partita di Archie che ha fatto una partita di grande cuore e Zoltan Perl, che ci ha dato veramente tanto non soltanto sotto il profilo realizzativo, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’energia in campo. I complimenti a Venezia sono però doverosi perché anche se noi abbiamo provato a fare il possibile, il loro arsenale era davvero difficile da arginare. Complimenti alla squadra avversaria dunque e a coach De Raffaele».