Scene (Pala)Fantozziane, account Instagram rivelazione. Tifare Orlandina è genuina ironia!

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“Se ogni domenica senti il bisogno di avere tachicardie ventricolari dalle 18 alle 20 allora sei nel posto giusto. #Capovolgiamola”

 

29 post ironici che raccontano in maniera molto verosimile, se non perfetta, le sensazioni e le emozioni di un tifoso dell’Orlandina Basket, dentro e fuori il PalaFantozzi.

Si possono leggere su Scene (Pala)Fantozziane, account Instagram rivelazione nato lo scorso marzo e che sembra promettere bene. I follower oggi sono quasi 400, di cui circa il 40% stabilmente “attivi” con il fatidico like!

Aspettare le partite della Benfapp e commentarle poi, contestualizzarle nella stagione in cui l’occhio alla classifica non è un dispiacere, ha il buon gusto del mix tra sarcasmo e ironia.

Ed così, che basta poco per capire quanto i tifosi dell’Orlandina tengano a Brandon Triche e Jordan Parks.

O, ad esempio, basti poco per cogliere alcune delle migliori sfaccettature del carattere di coach Marco Sodini.

Ma, chi sta dietro il progetto? La pagina è diretta da una sola persona, di cui rispettiamo l’anonimato, ma che abbiamo raggiunto e intervistato.

ANDREA, 25 ANNI, DI SANT’AGATA DI MILITELLO. I SOCIAL E GLI ACCOUNT SUL CALCIO. 

Come ogni venticinquenne ho vissuto anche io in prima persona l’invasione della sfera sportiva da parte dei social network, e ancora di più da parte delle pagine sportivo-satiriche, solitamente di matrice calcistica (Calciatori Brutti, Chiamarsi Bomber, Il Rompipallone) – ci spiega l’ideatore di Scene (Pala) Fantozziane -. Così via via in testa si è andata formando una suggestione: “Perchè non crearne una sulla piccola-grande realtà cestistica della mia terra?”. Così è cominciato tutto… L’ho vista immediatamente come un’idea che sarebbe potuta piacere ai ragazzi e ai pendolari che il lunedì tornano a scuola e parlano fra i banchi o sui mezzi di come è andata la partita la sera, del prossimo avversario o della situazione classifica, ai fuorisede che vivono lontani da Capo d’Orlando, ma che il giretto la domenica sera su Diretta.it o su Sofascore per vedere il risultato lo fanno sempre, e perchè no, anche ai componenti della squadra, quando prima o alla fine di un duro allenamento si vogliono intrattenere per quella decina secondi di sana satira, di ironia e di caricature”.

OBIETTIVO: STRAPPARE UN SORRISO!

Ovviamente l’obiettivo non è quello di accrescere il numero dei fan in modo esponenziale o di guadagnarci – continua Andrea –, ma solo quello di strappare mezzo sorriso al giorno a tutti coloro che in qualsiasi misura appartengono al microcosmo dell’Orlandina, che condividono con me gioie e dolori (e soprattutto ansia pre-partita). Forse proprio il fatto di riferirsi a uno specifico pubblico è l’elemento vincente: mi fa enorme piacere quando vedo quante persone nelle statistiche si reinviano fra di loro i post o li salvano, in relazione a quelle battute facenti perno su riferimenti che solo uno di “noi” può capire.
Per fortuna adesso è anche un periodo benevolo dal punto di vista dei risultati sportivi, e l’ispirazione viene quasi da sola…“.

ORLANDINA-BRINDISI DEL 2 GENNAIO 2017, LA GENESI! 

Lo ammetto, non sono un tifoso di lunga data – spiega Andrea – la prima partita dal vivo l’ho vista il 2 gennaio 2017 contro Brindisi, su proposta di un amico, lui sì, tifoso da più di 15 anni. Fu una serata stupenda (anche perchè vincemmo)  e rimasi colpito da parecchie cose, anche in relazione alle differenze con l’unico altro sport che ho seguito sempre assiduamente, cioè il calcio: la vicinanza del pubblico rispetto al terreno di gioco, l’adrenalina a 1000 a quelle triple in successione di Diener, l’ansia che si prova quando si va punto a punto e la partita sta per finire, con ogni possesso ed ogni pallone che diventa pesantissimo. Da tutte queste cose scoccò qualcosa di grande in me, poi fu tutta un’escalation di attaccamento alla maglia, anche grazie a quell’annata magica, culminata in un viaggio a maggio a Milano per vedere dal vivo l’epica vittoria contro l’Olimpia ed esporre quello striscione inquadrato su RaiSport che recitava “Minchia ai playoff siamo!”.

2018-2019, L’ANNO GIUSTO PER RACCONTARE CON IRONIA LE EMOZIONI DEI TIFOSI DELL’ORLANDINA

È l’anno giusto per raccontare le emozioni di chi tifa Orlandina perchè il nostro cammino è sembrato tutto quasi come il copione di un film o la trama di una favola, in cui un eroe (anzi, un “paladino”), dopo una cocente disfatta, grazie all’arrivo di un “nuovo maestro” piano piano rialza la testa e riacquisisce la fiducia in se stesso per tornare a combattere in modo valoroso come aveva fatto per lungo tempo. Con in mezzo di tutti quegli altri temi che sono stati il leit-motiv fino ad ora di tante dei memes che ho pubblicato e che probabilmente sono stati apprezzati perchè rispondenti al comune sentimento della piazza orlandina: tanti ragazzi giovani, su cui si nutriva parecchio scetticismo all’inizio, che sbocciano sorprendendo tutti, il capitano che li guida dando l’esempio di come si guerreggia sotto le plance, due pistoleri americani che trascinano la folla, una infinita rincorsa all’antagonista super-potente con mille peripezie in mezzo, imprese sportive, colpi di scena giudiziari, ed un paese, inizialmente colpito nel profondo, che torna ad innamorarsi di quel parquet. Tutto questo, per condurre a quello che speriamo possa essere l’epilogo, la resa dei conti finale, di questo sabato, nell’ultima giornata di campionato, per raggiungere il lieto film del nostro thriller mozzafiato“.

In bocca al lupo e al prossimo post, Scene (Pala)Fantozziane!

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