Al termine di una stagione sicuramente positiva, finale regionale Under 19 e con la satellite Virtus Club Capo Peloro finale regionale Under 13, oltre ai due terzi posti a pari merito in B e in Under 17, la Polisportiva Giuseppe Rescifina ha avuto il piacere di ospitare il responsabile tecnico del settore squadre nazionali giovanili femminili Giovanni Lucchesi.
Una due giorni “full immersion” con tecnici e atlete, dove l’allenatore delle Nazionali Under 16 e Under 18 femminili, insieme ai tecnici dello staff verdazzurro, Lilia Malaja, Checco D’Arrigo e Gloria Spadaro, ha lavorato al Palatracuzzi, con un’ entusiasta e motivato gruppo Under 19 che ha anche ospitato qualche ragazza da fuori provincia. Soddisfazione per la dirigenza della società cara al presidente Antonello Piccolo che spera di poter ripetere in futuro questa esperienza. “Avere la possibilità di vedere al lavoro con le nostre ragazze uno dei massimi esperti della pallacanestro femminile italiana è un onore per la società e per tutti noi – ha spiegato Piccolo -. La qualità e la professionalità del suo lavoro sono indiscutibili. Un grazie a lui e alla federazione per questa opportunità che speriamo di poter replicare presto”
Al termine queste le parole di coach Lucchesi: “Ogni esperienza contribuisce a costruire e consolidare il percorso del viaggio, ciò che conta è il viaggio non la meta. Messina è stata una tappa eccellente di questo viaggio così lungo. Persone innanzitutto, tradizione e passione ancora viva. E basket. Sul campo con ragazze che in due giornate hanno lavorato all’altezza dei loro mezzi e anche oltre. Ascoltando. Lo stile Rescifina, fatto di vicinanza e disponibilità, mantiene viva questa fiamma: le ragazze sono coloro che questa fiamma in due giorni hanno a loro volta alimentato. E poi il piacere di “stare assieme” guardandosi negli occhi e non solo attraverso uno strumento “intermediario”. Usando il tempo per comunicare sul campo e fuori dal campo, lontani da una modalità “mordi e fuggi”. Credo che la Polisportiva Rescifina abbia funzione sportiva e funzione di accoglienza e aggregazione. Queste funzioni precedono la funzione tecnica che grazie tra gli altri, a Lilia e Checco sono sicuro si implementerà ulteriormente. Se si parte con il desiderio di tornare allora vuol dire che il viaggio vale sempre e comunque l’impegno. Grazie a tutti a partire ovviamente da Antonio per questa bella e sincera opportunità. Spero in cuor mio di aver fornito anche un solo spunto. Se è stato così ho guadagnato la mia semplice ma preziosa medaglia”