Meno di un anno fa Gela abbracciava un nuovo playground.
A sostenere il progetto la società Basket School Gela. “Il progetto nasce da un mio desiderio di 4-5 anni e proposto al Comune di Gela e l’Ato (CL2), che prevedeva la realizzazione di una serie di campi in giro per la città. Questo è il terzo che viene realizzato – spiegava a settembre 2016 Salvatore Bernardo, direttore tecnico e coach della squadra locale – Il progetto tenderà ad estendersi e nuovi playground dovrebbero nascere a Riesi, Niscemi, Butera, Mazzarino. Questo è il secondo impianto che sorge nello stesso posto, è bellissimo con vista mare. Progettiamo nuovi playground perchè c’è sempre maggiore richiesta di pallacanestro“.
Ma la “richiesta di pallacanestro” sembra non avere le forze adeguate per opporsi alla “richiesta di parcheggio” che interessa la zona in cui sorge il playground, sul lungomare di Gela verso la rotonda est di Macchitella. Ed infatti, nei giorni scorsi lo stesso Salvatore Bernardo ha postato una foto che rende chiaro come, il campo da basket, sia stato trasformato in parcheggio per le auto.
“Si vedono migliaia di ragazzi, giovani e famiglie giocare non solo a pallacanestro, ma passeggiare in bici nello spazio dei campetti – ha spiegato oggi il “papà” del playground Salvatore Bernardo -. E’ veramente un belvedere con lo sfondo del Golfo di Gela che è uno spettacolo. Non credo sia per colpa di qualche incivile, che preferisce passare sul marciapiede e andare a parcheggiare all’interno, che questi campetti non debbano vedere lustro. Credo sia nell’interesse dell’amministrazione pubblica risolvere il problema. Sicuramente i parcheggi sono fondamentali in un territorio che potrebbe vivere anche di turismo. Chiaramente una soluzione va trovata, ma i campetti devono restare al loro posto e non vanno assolutamente toccati perché sono la gioia “gratuita” di migliaia di bimbi e di giovani di qualsiasi età che vanno li a passare qualche oretta di svago”.