Qualità, carisma, esperienza: a Trapani approda Demian Filloy

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Demian Filloy
Demian Filloy

Demián Filloy approda alla Pallacanestro Trapani. Arriva oggi in casa granata un altro importante rinforzo per il nostro club, che arricchirà il roster con qualità, carisma ed esperienza. Filloy è un atleta argentino in possesso della cittadinanza italiana, al quale sarà affidato il compito di aiutare Renzi a presidiare l’area granata, sebbene la sua versatilità gli consenta di giocare anche lontano da canestro.

SCHEDA

Demián Filloy è nato il 27/04/1982 a Córdoba, in Argentina. Dopo aver militato per tutto il periodo giovanile nella squadra della sua città, l’Atenas Córdoba, inizia nel 2002 a Porto Torres (in serie C1) una lunghissima parentesi italiana. Conquista una doppia promozione con la formazione sarda, conducendola fino alla B1, prima di attirare le attenzioni del Basket Rimini, dove si accasa nel 2004. Nei tre anni trascorsi in terra romagnola, Filloy si mette in luce al punto da ottenere la proposta e il conseguente ingaggio di Montegranaro, formazione nella quale debutta nel massimo campionato italiano nel 2007/08 e dove, trascorsa una breve parentesi in prestito a Reggio Emilia, diventa anche capitano. Nel 2010 torna per un’altra stagione a Rimini, diventando il miglior rimbalzista di tutta la Legadue (con 9.1 rimbalzi a partita). Le due stagioni successive le passa nuovamente in Serie A, a Reggio Emilia, prima di scendere di categoria e trasferirsi a Barcellona Pozzo di Gotto. E’ proprio in quella stagione 2013/14 che collabora con Ugo Ducarello, all’epoca vice allenatore di Perdichizzi e poi di Calvani. Nell’ultimo campionato è tornato a giocare nel suo paese, per la stessa società che lo aveva lanciato, l’Atenas Córdoba, con la quale ha disputato il massimo campionato argentino, raggiungendo i quarti di finale e collezionando una media di 20.1 minuti, 6 punti e 4.1 rimbalzi a partita.

CURIOSITA’

Fa parte di una famiglia di cestisti: il padre Germán ha vestito persino la maglia della nazionale argentina, mentre i fratelli Pablo, Juan e Ariel giocano tutti a pallacanestro (Ariel è a Pistoia, in serie A). Non ha un vero soprannome in Argentina, ma ha passato così tanto tempo in Italia che ultimamente nel suo paese gli hanno attribuito il nomignolo di “el tano”, riservato solitamente a chi viene proprio dall’Italia. Ama la cucina, che sia argentina o italiana, ma gli piacciono particolarmente le specialità siciliane, soprattutto il cannolo e la granita.

Demián Filloy (ala Pallacanestro Trapani): “Non posso negare che la presenza di Ugo Ducarello sia stata uno dei fattori che più mi hanno convinto a scegliere Trapani. Sono felicissimo di tornare in Italia e in particolare in Sicilia, una terra che io e la mia famiglia apprezziamo moltissimo. Mi ritengo un giocatore di squadra e ciò che mi piace fare di più in mezzo al campo è sicuramente riuscire a leggere le situazioni di gioco per capire cosa sta per accadere. Senza dubbio con l’esperienza ho affinato diverse delle mie qualità, ma ho ancora voglia di imparare e non vedo l’ora di farlo a Trapani”.

Ugo Ducarello (coach Pallacanestro Trapani): ”Demián Filloy è un giocatore di grande valore ed estremamente affidabile, dentro e fuori dal campo. Lo conosco molto bene dalla stagione che abbiamo vissuto insieme a Barcellona Pozzo di Gotto. E’ un grande conoscitore del gioco e in particolare del campionato italiano, in quanto nella sua lunga esperienza ha militato in tutte le categorie comprese tra quella che un tempo si chiamava C1 e la Serie A. Ovunque sia stato, ha dimostrato il proprio talento e le proprie doti. Filloy è come un puma silenzioso, capace di fare sempre la cosa giusta in mezzo al campo. Ottimo passatore, si rivela costantemente abile a garantire un equilibrio ottimale sul parquet. Per noi sarà un enorme vantaggio tattico averlo in squadra, perché è vero che probabilmente partirà come cambio dei lunghi, ma la sua enorme versatilità ci garantirà un’ampia gamma di soluzioni. Sarà impiegato essenzialmente da ala forte e da pivot, ma, all’occorrenza, giocherà anche fuori dal perimetro, in un ruolo nel quale è stato abbondantemente utilizzato in tutta la carriera, fino alla sua ultima stagione in Argentina”.

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