La squadra di coach Luca Ansaloni è una delle favorite al grande salto e le prime giornate di regular season ne stanno dando ampia conferma. In particolare, la recente e convincente vittoria esterna di Treviglio dimostra come le scelte estive stiano fruttando buoni dividendi, in particolare la firma nel reparto esterni del rookie Gilbert e dell’ex Pesaro Musso che si sono inseriti alla perfezione in un gruppo, per il resto, ben collaudato. Andiamo ai singoli. In cabina di regia troviamo il talento siciliano di Matteo Imbrò, playmaker del 1994 che, nonostante la giovane età, può già vantare una buona esperienza al piano di sopra con la Virtus Bologna di cui è stato anche capitano (il più giovane della gloriosa storia delle V Nere). Il fosforo ed i rifornimenti per i compagni sono assicurati, ma non disdegna di mettersi in proprio, scrivendo a referto anche discreti bottini. Per il momento sta prendendosi più responsabilità offensive rispetto al passato ed i numeri sono dalla sua: 14 p.ti, 4.3 falli subiti, 3.3 rimbalzi e ben 6.3 assist per gara. Molto bene da tre (43%) e dalla media (51%), mentre migliorabile è la gestione dei possessi (2.5 palle perse ad incontro). La guardia è l’italo argentino Bernardo Musso (1986), fresco vincitore del campionato argentino (San Lorenzo) e con diverse esperienze italiane alle spalle. È un giocatore di sistema che, oltre ad avere punti nelle mani, riesce a mettere in ritmo il talento dei compagni di squadra. Il tiro è la specialità della casa ma è un esterno completo, che assicura anche difesa, energia ed una buona mano alla voce rimbalzi. Sta viaggiando con cifre di tutto rispetto: 14 p.ti, 3.6 rimbalzi ed uno stratosferico 53% da tre (su quasi otto tentativi a match). Il rookie Marcus Gilbert (1993) è la talentuosa ala piccola appena uscita da Fairfield University dove ha viaggiato ben oltre la doppia cifra di media nelle ultime tre stagioni. È un giocatore a tutto campo che, oltre alle indubbie doti offensive, assicura alla causa anche un importante presenza a rimbalzo nonché una preziosa predisposizione difensiva. Nel successo di Treviglio è risultato l’MVP (29 p.ti con 7/11 da tre, in appena 26’), ed in generale sta andando alla grande: 20.5 p.ti, 5.3 rimbalzi, un ottimo 69% da due ed un convincente 51 % da tre. Tira tanto (soprattutto da tre), mentre è un po’ più timido in uno contro uno, come testimoniano i pochi falli subiti e relativi viaggi in lunetta. Nel ruolo di “quattro” troviamo Benjamin Raymond (1987), che ha la mole del pivot ma movimenti e mani da esterno. Risulta quindi particolarmente difficile da limitare, sia perché troppo agile per i lunghi di turno, sia perché troppo “fisico” per gli esterni avversari. Un rebus irrisolvibile insomma, come testimonia il titolo di miglior marcatore di A2 Gold conquistato due stagioni addietro con Biella. Anche in questo scorcio di campionato non si sta certo facendo pregare, e scrive a referto le seguenti cifre: 14.8 p.ti (56% da due, 63% da tre), 2.8 falli subiti, 5.1 rimbalzi ed un sorprendente 3.5 alla voce assist. Il pivot è il veterano, ex Nazionale, Angelo Gigli (1983) che è davvero difficile da marcare nel pitturato, dove può far valere movimenti in post basso da manuale, oltre che un tiro dalla media niente male. In difesa va ovviamente preservato, esonerandolo da aiuti sul pick and roll troppo dispendiosi. Le sue cifre così recitano: 9.8 p.ti (78% da due), 2 falli subiti e 8.1 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Gli oltre 3 assist per gara la dicono poi lunga sulle sue indubbie capacità tecniche. Dalla panchina si alza il playmaker Nunzio Sabbatino (1992), che è un prodotto delle giovanili di Siena, e che vanta una buona esperienza di A2 Gold con la maglia di Napoli (2014-2015) dove ha ben figurato, dimostrando coraggio e tiro da fuori. Per il momento sta un po’ faticando a ritagliarsi un ruolo di primo piano ma, nei minuti concessigli (quasi 12’ per gara), si sta facendo trovare pronto, risultando prezioso per le rotazioni di coach Ansaloni. Tanto spazio inoltre per l’ala tiratrice del 1993 Tommaso Carnovali, ormai un titolare aggiunto della FMC, che a Trapani ben si ricordano per i suoi tiri “ignoranti” che spesso e volentieri hanno fatto la differenza. Sta fornendo il suo solito contributo, garantendo alla causa 7.5 p.ti con un insolito 25% da tre, arma che usa con continuità (6 tentativi di media). Altro atleta di spessore è il pivot Lorenzo Benvenuti (1995), che è ormai una garanzia nelle rotazioni di Ferentino, come dimostrano i numeri in crescita rispetto alla passata stagione. Prezioso tatticamente, poiché può oltretutto giocare qualche minuto da “4”. Assicura finora 5.5 p.ti e 2.8 rimbalzi per gara. Anche le percentuali gli sorridono, con il 63% da due. Completano infine l’organico l’ala piccola del 1999 Daniel Datuowei ed il pivot Edoardo Bertocchi (1996) che finora hanno trovato poco spazio.