La formazione lombarda viene da “Est” e non ha avuto alcun problema di ambientamento con il nuovo girone. Anzi, l’esperto coach Sandro Dell’Agnello sta sorprendendo tutti, navigando al secondo posto in classifica ed avendo battuto, l’unica finora, anche la corazzata Virtus Roma. I pronostici di inizio stagione non lasciavano pensare a tanto, ma un gruppo di italiani solido ed affidabile, impreziosito da una coppia di esterni americani dai numeri importanti, li sta letteralmente ribaltando. Grande applicazione difensiva e gioco in transizione fanno poi il resto. La panchina non è chilometrica ma Dell’Agnello è stato finora fenomenale nel trovare rotazioni ad otto e, quindi, quella necessaria intensità per tutti i 40’ senza cui non si possono ottenere questi risultati. Andiamo ai singoli. La mente della squadra è l’americano Brandon Taylor (1994), prodotto di Utah University che ha già giocato per il titolo sia in Ungheria (Alba Fehervar con cui ha disputato l’Europe Cup) sia in Romania (Steaua Bucarest), dimostrando in entrambi i casi di avere una certa confidenza col canestro. Doti da tiratore e passatore (…e tanto altro) ribadite nella sua prima esperienza nel bel paese. Ecco i suoi numeri: 18.1 p.ti, 4.6 falli subiti, 4.9 rimbalzi e ben 5.4 assist di media. Le percentuali dal campo sono altissime (73% da due, 35% da tre). Nel suo arco anche mani leste (quasi 2 recuperi per gara) e qualche palla persa di troppo (3.4 a match), unico neo finora. La guardia è Terrence Roderick (1988) che ha già al suo attivo diverse esperienze in Italia (Rimini, Cremona, Forlì e da ultimo Agropoli) oltre che in giro per il vecchio continente, ad esempio nel campionato israeliano. La sua esperienza, l’atletismo ed il talento offensivo risultano ossigeno puro per le sorti di Bergamo, di cui è il leader tecnico ed emotivo. Sta tirando male da tre (24%), fondamentale che non è la specialità della casa. Il resto delle sue cifre stagionali è però da urlo: 17.8 p.ti (56%), 5 falli subiti, 2 recuperi, 5.6 assist ed un incredibile (ancor più per un esterno!!) 11.4 alla voce rimbalzi per gara. Insomma, un atleta a tutto campo, difficile da arginare in uno contro uno, con un unico neo, le troppe palle perse, 3.6 ad incontro. Un prezioso contributo sul perimetro lo assicura altresì la guardia/ala del 1988 Luigi Sergio, gran tiratore da tre, arma che usa con continuità e che costituisce il suo biglietto da visita. Bene al momento, con 6.5 p.ti, 3 rimbalzi ed un migliorabile (per lui) 32% da tre. Come dicono le cifre, da una buona mano anche a rimbalzo, mentre lo si vede raramente in uno contro uno e, conseguentemente, in lunetta dove comunque è precisissimo (93%). Poi troviamo l’ala-pivot Giovanni Fattori (1985) che assicura esperienza e tiro da oltre l’arco. Sta trovando tanto spazio (oltre 26’ di media) dimostrando mani molto educate, come certificano le percentuali da fuori (41% su oltre 5 tentativi per partita). Aggiunge poi 10.3 p.ti e 3 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Balbetta da due (39%), ed in generale nel gioco spalle a canestro, poiché predilige colpire dalla lunga, “aprendo” il campo con la sua abilità fronte a canestro. Stagione da quintetto per il pivot Lorenzo Benvenuti (1995), ex Ferentino e Reggio Calabria. Ormai è una garanzia nel pitturato, come dimostrano i numeri più che buoni. Preziosa arma tattica, poiché può colpire anche fronte a canestro. Assicura finora 9.1 p.ti, 2.8 falli subiti e 2.9 rimbalzi per partita. Anche le percentuali gli sorridono, con il 60% da due.
Ogni tanto ci prova anche da tre, con alterne fortune (20%). Titolare aggiunto è l’esterno Andrea Casella (1990), fisicamente un’ala piccola ma tecnicamente una guardia, che qualche anno fa ha vissuto la massima serie a Varese. Assicura dinamismo e tiro da fuori, mentre non ama particolarmente buttarsi dentro. Quando i giochi sono “rotti”, lui è sempre presente! I suoi numeri: 6.3 p.ti e 2.7 rimbalzi a match. La specialità della casa è il tiro dalla distanza che, al momento, insacca con un buon 36% (su 4.5 tentativi di media). Un ruolo importante lo ricopre poi il playmaker, ex Agrigento, Ruben Zugno (1996) che, in poco tempo, è passato da giovane di grande prospettiva a regista coi fiocchi, ovviamente a suon di prestazioni. Il talento è indubbio, e va a referto con 5.6 p.ti, 2.2 rimbalzi e 1.1 assist per gara, ciò negli oltre 18’ di utilizzo medio. Bene da due (69%) mentre non la sta mettendo da oltre l’arco dei 6.75 con un migliorabile 29%. Tira comunque poco, prediligendo giocare per i compagni. Spazio anche per l’ala-pivot del 1996, ex Montegranaro, Dario Zucca che è cresciuto alla Reyer Venezia. È un lungo futuribile che, nei quasi 13’ di campo, porta in dote 4.6 p.ti (con un ottimo 58% da due) e poco più di 2 rimbalzi a match. Da tre tira poco ma con interessanti dividendi (40%). Poca gloria infine per i playmaker Andrea Augeri (2001) e Ferdi Bedini (1999), nonché per la guardia del 2001 Federico Marelli e l’ala del 2000 Gabriele Monti che finora non hanno di fatto visto il campo.