Rispetto alla gara d’andata, tanti cambiamenti per la Virtus di coach Luca Vettese, non ci sono più Bagnoli ed alcuni giovani che completavano le rotazioni, sono arrivati Sorrentino e qualche prospetto interessante, via un americano per Mike Hall ed un nuovo assetto tattico da registrare. La straordinaria vittoria casalinga contro la capolista Virtus Roma ha ridato un po’ di entusiasmo all’ambiente ma, in generale, qualche problema di ambientamento con la nuova categoria rimane. La panchina forse è un po’ corta ed acerba, e non garantisce, al momento, le necessarie rotazioni e quell’intensità per tutti i 40’ senza cui si lotta magari per tre quarti e più ma alla fine si cede. In ogni caso l’obiettivo di salvarsi tramite la finestra dei play-off è ampiamente alla portata! Andiamo ai singoli. La mente della squadra è, da qualche giornata, l’esperto Gennaro Sorrentino (1985) che la categoria la conosce come le sue tasche. È un vero specialista nel trovare l’uomo giusto al momento giusto ed, ovviamente, nel tenere in mano le redini del gioco. Si è fatto “sentire” nelle prime uscite stagionali, garantendo alla causa il solito contributo di esperienza e visione di gioco. I suoi numeri: 6 p.ti (40% da due, 14% da tre), 2.2 rimbalzi e 2.4 assist a match. Sotto media finora dai 6.75 che non è di certo la specialità della casa anche se in carriera ha sempre viaggiato con ben altri numeri. La guardia è il realizzatore, con fisico da quarterback, Dalton Pepper (1990) che, dopo l’esperienza alla prestigiosa Temple University, si è meritatamente guadagnato la scena a Rieti. Viaggia con numeri di tutto rispetto: 17.8 p.ti, 3.7 falli subiti, 3.7 assist e ben 5.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. La specialità della casa è senz’altro il tiro da fuori (28% in stagione, insolito per lui, su oltre 7 tentativi ad uscita) ma, in generale, riesce a costruirsi un tiro nelle situazioni più disparate. Bottini in doppia cifra assicurati! Non è di certo un timido, con quasi 17 conclusioni dal campo per volta. Sfiora il 90% dalla lunetta! Un prezioso contributo sul perimetro lo assicura altresì la guardia del 1990, ex Fortitudo Bologna, Davide Raucci che, nei quasi 33’ di permanenza sul parquet, fa valere le sue indubbie doti fisiche, con tanti falli subiti (4) e rimbalzi per gara (5.9). Mette a referto 12.3 p.ti, un buon 55% da due ed un migliorabile 29% da tre. Impatto fisico sul match assicurato ma anche tanto altro per la causa. L’ala-pivot Tommaso Ingrosso (1992) sta trovando tanto spazio (oltre 21’ di media) dimostrando mani molto educate, anche se le percentuali da fuori vanno a fasi alterne (30% su 3 tentativi per partita). Aggiunge poi 8.1 p.ti, 2.1 falli subiti e 3.5 rimbalzi ad incontro. Buone altresì le percentuali da due (51%), anche se predilige colpire dalla lunga, “aprendo” il campo con la sua abilità fronte a canestro. “Tre”, “quattro” e “cinque” in un solo giocatore, Mike Hall (1984), americano con passaporto irlandese che ha alle spalle (anche) le prestigiose stagioni vissute con l’Olimpia Milano. Tiro, solidità a rimbalzo e leadership sono garantiti ma ogni tanto “esce” dalla partita. I suoi numeri sono di tutto rispetto: 16.8 p.ti conditi da ben 13.5 rimbalzi ad incontro. Le percentuali sono eccellenti, sia da due (65%) che da tre (39%), nonostante ama prendersi qualche forzatura. Passa la palla come pochi, distribuendo 3.5 assist di media ed inoltre è molto abile nel procurarsi tanti falli (4.3 per gara). Fuori categoria! La guardia tiratrice Francesco Paolin (1995) è un prodotto delle giovanili della Reyer Venezia, con esperienze in doppia cifra in B. Si sta rivelando una sicurezza nelle rotazioni (oltre 26’ di campo), garantendo alla causa 7.1 p.ti con un incredibile 42% da tre. Aggiunge anche 3.4 rimbalzi ma le percentuali dalla media (48%) sono migliorabili. Può portare anche palla. Un ruolo importante lo ricopre poi l’ala del 1986 Luca Castelluccia che tira quasi esclusivamente da oltre l’arco dei 6.75 mentre di rado tenta l’uno contro uno. La stagione in corso depone in suo favore (7.3 p.ti con un convincente 38% da tre, su oltre 4 conclusioni a match). Spazio anche per la guardia/ala del 1998 Angelo Guaccio che ha già vinto un campionato di B con Piacenza. Arrivato “in corsa” si è fatto trovare subito pronto e con Agrigento è rimasto sul campo 15’ con una schiacciata da Top Ten! Sempre “in corsa” la guardia/ala montenegrina Sava Razic (2000) che ha già fatto esperienza in B a Bisceglie. Finora non si è alzato dalla panchina. Così come il playmaker Davide Bianchi (2000), la guardia Samuele Montagner (2002) e l’esterno del 2002 Emanuele Primerano.