Coach Di Carlo: “Adesso non so cosa devo fare con la squadra. Mi trovo a gestire una situazione che non ho mai vissuto prima. Non ce l’aspettavamo. Non ho mai giocato i playoff. Adesso partiamo dall’1-0 e sinceramente devo ancora capire come gestire questa cosa. Quello che può accadere domani e dopo domani può essere interessante. Oggi c’è la sensazione di potercela giocare con Milano. Siamo quelli che dovevano retrocedere oggi siamo 1-0 avanti nei playoff. Dobbiamo essere ancora più convinti delle nostre cose e continuare a giocare bene a pallacanestro. L’ultimo periodo ci aveva detto male, oggi abbiamo dato prova di compattezza, volontà in difesa e grande carattere soprattutto quando Milano è tornata a premere nel finale. Tutti hanno dato un contributo importante, i ragazzi sono stati bravi a rispettare il piano gara. Nelle sei settimane prima di Pesaro m’innervosiva pensare che ci potevano sfuggire i playoff. Sapevo che i nostri 28 punti non erano un caso, ce li eravamo conquistati. Dobbiamo iniziare da subito a preparare bene gara 2 adesso, ma è veramente difficile”.
Jasmin Repesa dopo gara 1: “Complimenti a loro, sono stati migliori, concentrati e soprattutto non erano nervosi mentre noi ce lo siamo creati, il nervosismo, partendo male, con tante palle perse, quasi da record. Abbiamo provato a ribaltare con una chimica particolare alla fine ma non avremmo meritato. Avevamo come obiettivo essere attenti e pazienti. Ma loro hanno fatto le solite cose e noi invece abbiamo fatto il contrario di quello che dovevamo inclusa la difesa sulla transizione, perché loro hanno buoni tiratori. Abbiamo cercato di calmarli ma la tensione era negativa e questo anche da parte dei più esperti. Si lamentavano di cose banali. Sono arrabbiato per l’approccio che ha influenzato tutta la partita. Però se le cose vanno male bisogna avere la forza di reagire. Dipende tutto da noi. Se abbiamo ansia e nervosismo possiamo perdere con chiunque. La serie? Hanno talento e sono ben allenati, non vanno sottovalutati ma se perdiamo tre volte con loro o con chiunque altro significa che non meritiamo di andare avanti. Siamo nelle nostre stesse mani”.