Q&A con il direttore generale dell’Orlandina Basket, Francesco Venza, dopo le vittorie esterne in quel di Sassari e Ventspils, per fare il punto della situazione: il rendimento della squadra, i giovani, la situazione di Dustin Hogue.
Due vittorie esterne, bel segnale di miglioramento e crescita, se ne parlava dopo sconfitte, evidentemente non erano parole vuote.
“Era ora che arrivassero due vittorie fuori casa come queste, siamo passati dalle parole ai fatti. Voglio ricordare che abbiamo messo in grossa difficoltà Milano e in grossissima difficoltà Torino, partita dalla quale ritengo ci manchino due punti che oggi ci avrebbero dato il sesto posto in solitaria con 8 punti in 7 giornate. Sassari, a mio avviso, segna un nuovo inizio, dando continuità al successo ottenuto contro Pesaro, contro la quale non abbiamo giocato benissimo, forse sentendo la pressione del risultato. In Sardegna, al di là di ogni discorso tattico, la squadra ha giocato benissimo facendo prova di grande tranquillità, così com’è successo anche a Ventspils, una partita impreziosita dal rendimento dei nostri giovanissimi”.
In Lettonia un ragazzo come Andrea Donda, arrivato all’ultimo per sostituire numericamente Mario Ihring, entra e si dimostra prontissimo, dando un contributo significativo. Cosa significa questo per il nostro club, tenendo conto della strategia sportiva che si è scelto di perseguire?
“Questo vuol dire che la direzione è quella giusta, e cioè quella di valorizzare giovani talenti per il futuro dell’Orlandina Basket. Il loro potenziale lo conoscete tutti, siamo convinti che tra qualche anno sarà molto, molto difficile giocare contro questi ragazzi”.
In questa stagione abbiamo spesso usato il termine “storico”, per definire vari momenti vissuti dalla squadra. Ecco, è storica anche questa vittoria a Ventspils, la prima di tutti i tempi per una squadra maschile siciliana a questo livello.
“Questa è un’altra pietra miliare nella storia di questa società, che si aggiunge alla qualificazione alla Basketball Champions League, a tutti i record storici realizzati nella ‘fu’ Legadue, che nessuno batterà perché quel campionato non esiste più, e poi gli attuali sette campionati di Serie A, che saranno davvero difficili da eguagliare per gli altri club siciliani”.
La società continua a lavorare anche fuori dal campo. C’è la questione del tesseramento di Dustin Hogue, ormai bisogna avere qualche altro giorno di pazienza ma la soluzione è vicina.
“Per alcune tempistiche dipendenti dalla FIBA, che sta risolvendo la disputa contrattale in essere di Dustin con altro club, e precisiamo che è una situazione nella quale non siamo assolutamente coinvolti, purtroppo non riusciremo ad averlo in campo a Brescia. Il rilascio del nullaosta slitta dunque alla prossima settimana, ritengo dunque che esordirà con la nostra canotta il 2 dicembre. Una sfida per lui molto speciale: da ex, contro Trento”.
A chi chiede come mai si è deciso di puntare su di lui, nonostante le difficoltà burocratiche, cosa rispondere?
“Rispondiamo che Hogue è un giocatore di valore assoluto, il migliore che si potesse prendere in quel ruolo. Valeva dunque la pena ‘bloccarlo’ appena possibile perché si tratta di un ragazzo che darà un contributo di grande spessore al nostro reparto lunghi”.