NAZIONALI. L’Italia U17 supera la Bielorussia e vola ai quarti (domani) contro l’Australia

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L’Italia è tra le prime otto formazioni del mondo a livello Under 17 femminile. Lo ha detto il campo nell’ottavo di finale vinto contro la Bielorussia. Era l’obiettivo minimo che lo staff tecnico Azzurro si era prefissato alla vigilia, ma non era un risultato scontato. Nulla lo è in una competizione mondiale a giovanile e soprattutto femminile. Far parte di una ristretta cerchia di Nazionali europee (6 compreso il Paese ospitante) fa sì che ogni partita sia una storia a parte, da giocare contro compagini di volta in volta diverse sul piano fisico, atletico, tattico e di mentalità.

Così è stato per l’Italia, che all’esordio si è dovuta confrontare con i fortissimi Stati Uniti, per poi il giorno seguente dover fronteggiare un basket dai ritmi più bassi come quello cinese, chiudendo contro l’arrembante gioco maliano. Due vittorie e una sconfitta (che ci può stare contro questi USA) hanno proiettato le Azzurre all’ottavo contro la Bielorussia. 800 persone a fare il tifo, i vertici della Federazione di casa schierati in prima fila, le ragazze della Nazionale Senior a fare il tifo e la pressione di un match che valeva l’ingresso nelle prime otto: siamo proprio sicuri che fosse così facile vincere?

Niente affatto, e lo conferma coach Roberto Riccardi: “Per noi è la prima volta a questo livello – spiega – e l’emozione le ragazze ancora la sentono. Noi facciamo di tutto per farle stare serene ma la pressione esiste eccome. Essere nelle prime otto è un risultato che speravamo di ottenere ma non per questo pensavamo di farcela senza soffrire. In questi giorni siamo andati ad intermittenza nella qualità delle prestazioni all’interno delle singole gare e questo dipende dalla squadra che siamo. Non siamo un gruppo capace di dominare le partite. Ciò che mi soddisfa, al di là dei risultati ottenuti fin qui, è l’esperienza che stiamo facendo fare alle atlete. Andiamo sempre in campo in 12 e ognuna è importante all’interno del nostro sistema. E’ un bagaglio di cui tutte potranno far tesoro”.

Ora viene il bello. Venerdì alle 15.30 italiane, andrà in onda la riedizione della finalissima del Mondiale Under 17 di due anni fa a Saragozza: Italia-Australia. Allora non ci fu molta storia in campo, con le Aussie che si imposero 62-38. Questa volta Riccardi si augura che le cose possano andare diversamente: “Sono fiducioso – dice – perché siamo una squadra capace di esaltarsi nelle partite più complicate come dimostrato all’Europeo U16 dello scorso anno. Noi ci proveremo e se il campo dirà che le australiane sono più forti noi, accetteremo serenamente il verdetto. Loro sono solide, soprattutto dal punto di vista mentale. Hanno grande consapevolezza dei propri mezzi ed è così che costruiscono i loro successi. Non sono eccessivamente fisiche ma hanno buone esterne e un playmaker, Heal, di livello”.

Shyla Jade Heal, 20 punti nell’ottavo contro la Nuova Zelanda e leader della classifica delle marcatrici dell’intero mondiale con 16,5 punti di media (50% da tre) è figlia di Shane Heal, uno dei più grandi cestisti australiani di sempre, non a caso playmaker. Il papà di Shyla, oggi allenatore, ha partecipato con la sua Nazionale a 4 edizioni dei Giochi Olimpici tra il 1992 e il 2004 e a due edizioni del Mondiale (1994 e 1998) oltre ad aver giocato in NBA con Minnesota e San Antonio. La figlia sarà uno dei pericoli principali per l’Italia, che comunque nella classifica dei bomber del torneo, insieme alla Heal, piazza Giulia Natali con la stessa media.

All’interno della squadra c’è un’esaltazione controllata – dice Riccardi -. E’ chiaro che le ragazze erano contente, ma già ieri sera le ho viste pronte a tornare in campo per preparare la sfida di venerdì. C’è ancora qualche giocatrice che può migliorare le proprie prestazioni ma pensiamo possa farlo nell’arco delle tre partite che ci rimangono da giocare, qualunque siano i risultati che otterremo perché da venerdì si gioca per i piazzamenti che contano. Mi piace la disponibilità che le ragazze stanno dando e il mattoncino che portano tutte e 12 è fondamentale nella costruzione delle nostre partite. Siamo euforici ma concentrati”.

Tutti i tabellini

Italia-Bielorussia 65-50 (17-19, 17-5, 19-12, 12-14)
Italia: Gallitognotta, Orsili 10, Mazza 2, Frustaci 2, Rossini, Natali 11, Pastrello 11, Spinelli 15, Panzera, Savatteri 1, Gilli 11, Mattera 2. All: Riccardi
Bielorussia: Durmanava 2, Vasilevich 13, Venskaya 8, Babak 2, Siamiletnikava 9, Chyzheuskava, Yakhnavets 3, Fiaklistava 2, Zubarenka 2, Samailiuk 4, Sinelshchykova, Isayenka 5. All: Datsun

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