La squadra delle Tamerici ha vinto il Jamborée 2019. Alla classifica finale hanno contribuito non solo i risultati delle partite, ma anche i punteggi dati nel corso dei quattro giorni ai partecipanti su autonomia, responsabilità e collaborazione. Insomma una vittoria maturata sul campo e fuori.
A Montecatini Terme, per il secondo anno consecutivo, si è tenuto quel rito di passaggio che è il Jamborée minibasket, a cui hanno partecipato 120 fra ragazzi e ragazzi da tutt’Italia. La manifestazione è organizzato dal Settore Minibasket della FIP e realizzato anche grazie alla fattiva collaborazione del Comune di Montecatini, del Comitato Regionale FIP Toscana, del centro minibasket Montecatini e della società Montecatini Basketball.
Il Jamborée, alimentato dai principi del minibasket, smitizza il concetto di campionismo, esaltando al massimo i valori della formazione e della condivisione: “Il Jamborée vuol far conoscere coetanei di diverse regioni affinché possano condividere il divertimento che nasce dal giocare insieme la pallacanestro -ha spiegato Marco Petrini, consigliere federale e responsabile del settore minibasket della FIP- in questi quattro giorni abbiamo visto gioco, qualche prospetto, anche se non è prioritario, ma anche e soprattutto empatia ed amalgama tra i ragazzi e le ragazze: abbiamo raggiunto il nostro scopo.”
Le venti regioni sono state accorpate fino a diventare dodici squadre che a loro volta hanno contribuito a formare quattro grandi gruppi ad ognuno dei quali è stato dato un nome che richiama Montecatini. I quattro gruppi erano Tamerici (dalle piante principali del parco delle Terme, composto da Toscana, Sardegna, Liguria, Sicilia, Calabria), Funicolare (quella che collega Montecatini Terme con Montecatini Alta composto da Veneto, Lazio, Trentino Alto Adige, Piemonte e Valle D’Aosta), Tettuccio (uno dei più famosi stabilimenti termali di Montecatini Terme con Emilia Romagna, Campania, Molise, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo) ed infine S. Maria Assunta (la chiesa al centro di Montecatini il cui sagrato ha ospitato uno dei campi da gioco con Lombardia, Puglia, Basilicata, Marche, Umbria). Tre i campi: Tettuccio (davanti alle vecchie Terme), Centro (sul sagrato, appunto, della chiesa di S. Maria Assunta) e Palazzetto (esternamente al PalaVinci).
“Il Jamborée è esprime il termine del viaggio nel mondo del minibasket e -ha affermato Maurizio Cremonini, tecnico federale del minibasket- l’inizio in quello della pallacanestro e vuole essere una festa che celebra appunto questo passaggio. Non c’è stata una squadra che ha vinto, ma il Tettuccio che rappresenta cinque regioni: in questo modo sviluppiamo l’appartenenza, che è un valore del minibasket, far parte cioè di una comunità e rappresentarne i valori. All’apertura del Jamborée -ha continuato Cremonini (guarda la clip qui sotto, ndr) – ho chiesto ai ragazzi di non sentirsi solo dei giocatori, ma degli ambasciatori del minibasket. Stiamo cercando di dimostrare, magari con un passaggio in più, un atteggiamento positivo in più, cosa significhi giocare: tra l’altro i ragazzi sono stati anche gli arbitri delle partite. Abbiamo voluto che tutta la manifestazione esprimesse un momento di forte condivisione.
“Nel progetto complessivo del minibasket -ha aggiunto Petrini- con il Jamborée vengono certamente esaltati i valori del minibasket, ma cerchiamo anche di contribuire all’apprendimento, alla voglia di giocare e diamo gli stimoli affinché continuino a farlo nel tempo i ragazzi. Sappiamo tutti che ci vorranno ancora otto o dieci anni affinché diventino dei campioni, per quelli che lo diventeranno. Noi lavoriamo affinché non smettano. Il resto si vedrà.
Perché siamo tornati a Montecatini per il Jamborée? Lo scorso anno siamo stati particolarmente bene, era naturale tornarci”
“Montecatini è una città di sport e di basket -ha ricordato in conclusione Cremonini- Ci sono stati giocatori e società importanti nel tempo fino alla serie A: è senza dubbio una realtà in cui si respira pallacanestro. La comunità di Montecatini ha accolto con favore, come sempre in passato, la Federazione Italiana Pallacanestro e il Jamborée. Come? Ad esempio concedendoci l’area davanti alle Terme Storiche, così come, in pieno centro, il sagrato davanti alla Chiesa di S. Maria Assunta, con i fedeli che uscendo scansano i bambini, ma con il parroco che con piacere assiste a questi slalom perché quello spazio è stato destinato ai ragazzi. Sono segnali indicativi del fatto che Montecatini crede nello sport, che Montecatini crede nella pallacanestro.”
Nel corso della cerimonia di chiusura del Jamborée all’istruttore regionale Davide Dell’Accio è stato consegnato il premio “Giacomo Melani” dai genitori di Giacomo, signori Milani e dal formatore minibasket Pieto Venturini (foto in basso a destra). Il premio “Melani” permetterà a Davide di frequentare il ciclo biennale per istruttore nazionale gratuitamente.
Jamborée 2019
La classifica finale
1. Tamerici 48 punti
2. Funicolare 46 punti
3. Tettuccio 43 punti
4. S. Maria Assunta 43