Si è svolto questa mattina a Trapani l’ultimo pao Minibasket della stagione 2015/2016. Relatore dell’appuntamento è stato Maurizio Cremonini, responsabile Tecnico del Settore Minibasket. Presenti il presidente della Fip Sicilia Antonio Rescifina e alcuni componenti della Comitato regionale.
Protagonisti diverti dell’incontro sono stati i piccoli atleti della categoria scoiattoli della Virtus Trapani, società che ha ospitato l’evento. Semplice il messaggio diffuso dal guru del Minibasket italiano e anche consueto, perché da diverso tempo l’appello è sempre lo stesso, ovvero chiedere agli istruttori d’insegnare il minibasket ai bambini vedendoli innanzitutto come tali, non immaginandoli già come futuri prospetti della pallacanestro. Maurizio Cremoni non ha risparmiato “strigliate” ad alcune componenti del minibasket contemporaneo.
“Ci siamo un po tutti bevuti il cervello – ha dichiarato senza peli sulla lingua a Siciliabasket.it – il minibasket e lo sport sono strumenti per la vita, per far crescere i bambini, oggi invece siamo diventati prigionieri del bisogno di dimostrare qualcosa e i bambini vengono utilizzati per questo scopo. Non capiamo che ci vengono affidate prima di tutto delle persone, che cercano attraverso il minibasket di crescere nel modo migliore. E’ possibile che anche il nostro sport debba ammalarsi vivendo questo contesto?”.
Non futuri giocatori di serie A, ma prima di tutto persone.
“Solo se dentro di me ho la consapevolezza di queste priorità, posso riconoscere e praticare correttamente il minibasket in palestra – ha affermato Cremonini – Per riuscirci bisogna mettere in discussione prima di tutto se stessi, dimostrando un po più di responsabilità. Non stiamo creando futuri giocatori di serie A”.
A Trapani e a Catania sono partiti due corsi d’istruttore minibasket di primo anno. Ricoprire questo ruolo oggi non è semplice, da sempre (come tutto) richiede dei sacrifici, ma in questi ultimi anni le difficoltà sono probabilmente raddoppiate per via delle scarse risorse disponibili. Rimangono poche soluzioni.
“Ad un nuovo istruttore consiglierei di provare ad innamorarsi del suo ruolo – ha detto Maurizio Cremonini -. Insegnare minibasket è amore per quello che si fa, se non t’innamori lascia perdere!”.