Con la maglia dell’Aquila Trento il giovane Mattia Musumeci, catanese classe 2001, ha conquistato le Finali Nazionali U16 d’Eccellenza senza, purtroppo, arrivare al podio.
L’ala ex Cubs Catania ha giocato una serie finale discreta, con un gruppo affiatato che definisce prima di tutto una famiglia.
“È stata una bellissima esperienza per me, dove ho avuto il piacere di giocare contro degli avversari molto forti fra tutti Pazin della Stella Azzurra Roma. La mia squadra, Trento, ha fatto tutto il possibile per vincere ma purtroppo nei minuti finali non avevamo più benzina. Contro la Benetton Treviso abbiamo perso ai supplementari e con la Stella Azzurra abbiamo ceduto solo alla fine. Comunque sono felice perché ho una squadra e dei compagni fantastici“.
Cosa è mancato per salire sul podio?
“Forse con una panchina più lunga e un vero centro di ruolo, così sicuramente saremmo arrivati tra le prime squadre. Comunque abbiamo fatto una bella figura e sicuramente per noi è un punto di partenza”.
Com’è cambiata la tua vita nell’ultimo anno, quando dalla Sicilia ti sei trasferito in Trentino?
“All’inizio è stato difficile perché abitavo da solo a Trento, mentre i miei genitori erano a Garda a circa 100 km. Poi però i compagni e i coach mi hanno fatto sentire a casa, ho trovato una nuova famiglia. Adesso sembra che sia sempre stato qui. Comunque non dimentico le mie origine, perché sono e mi sento siciliano”.
Per quanti anni è prevista la tua permanenza a Trento?
“Ma io spero per sempre al di là del basket, perché è una città bellissima e si sta molto bene, Trento è una città a misura d’uomo. Per il basket l’anno prossimo sarò ancora nell’Aquila dove insieme ai 2000 faremo l’U18, ma dovrò lavorare molto per conquistarmi il posto nei 12 perché il gruppo 2000 è molto forte con tre giocatori che militano già in nazionale U18“.
Idee chiare e un futuro che sorride. In bocca al lupo al giovane talentino giarrese!