Maddalena Vision fuori dai playoff, ma con un roster di talento. Parola di Matteo Lolli della Matteiplast Bologna

Il coach della Matteiplast Bologna ha apprezzato alcune giocatrici della Maddalena Vision e confessato: "Entrambe le formazioni meritavano i playoff"

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La Maddalena Vision Palermo

Coach Matteo Lolli, allenatore della Matteiplast Bologna, tornerà in Sicilia con la formazione maschile del Cus Bologna. Il team universitario affronterà il Cus Messina.

Lolli è però ricordato innanzi tutto per avere eliminato la Maddalena Vision Palermo dai playoff la scorsa settimana, al termine di una serie avvincente chiusa sul 2-1 a favore delle emiliane. Un solo punto ha diviso le due squadra nella partita che ha assegnato un posto in semifinale e il rammarico più grande in questo caso è di Palermo, come detto la scorsa settimana dallo stesso Roberto Torriero, allenatore della Maddalena Vision.

In questa serie fra neopromosse entrambe le squadre hanno mostrato di meritare i playoff, – ha dichiarato l’allenatore – anche se per noi l’obiettivo era la salvezza. Abbiamo avuto molti problemi fisici, giocando con un roster davvero ridotto all’osso. Avevamo Mini e Occhipinti con la febbre, Dall’Aglio alle prese con un virus, Storer appena rientrata dall’infortunio alla caviglia e l’assenza di Tassinari“.

L’analisi della serie fatta dal coach è chiara.
In gara 1 con un terzo quarto importante abbiamo segnato il primo punto della serie, a Palermo siamo durati un quarto giocando una pessima gara 2 finita 72-34. In gara 3 a Bologna siamo stati sempre davanti poi negli ultimi secondi c’è stata una rimonta di Palermo ma penso che abbiamo meritato il passaggio del turno“.

La Maddalena Vision Palermo non è passata inosservata da Bologna. “Di Palermo ho apprezzato le esterne Manzotti e Ferretti e le sorelle Verona. Una menzione particolare per la giovane Costanza che al di la di qualche ingenuità dovuta alla poca esperienza ha mostrato di avere grandi qualità. Adesso ci tocca la corazzata La Spezia – conclude il coach della Matteiplast – speriamo di fare una bella figura anche se sarà dura“.

Testo intervista di Emanuele Franciò