La splendida parentesi dello scorso campionato è ormai un lontano ricordo, e la squadra di coach Alessandro Finelli non è riuscita a sopperire a qualche deficit di talento, vivendo una stagione davvero travagliata. La naturale conseguenza è l’ultimo posto in classifica del girone Ovest, e l’ormai retrocessione maturata in Serie B. Passiamo ora al roster che è sceso sul parquet nelle ultime sfortunate gare. Le redini della squadra sono affidate al playmaker Riccardo Santolamazza (1983), che non è andato a referto nelle ultime due uscite ed, in generale, ha disputato una stagione al di sotto delle aspettative. È efficace in 1c1 nonché chirurgico nel trovare il compagno libero per un buon tiro. Determinante altresì il suo contributo a rimbalzo, mentre è cresciuto nel corso degli anni anche nel tiro dalla distanza che attualmente converte con discrete percentuali (33%). I suoi numeri finora: 7.6 p.ti, 3.3 falli subiti, 5 rimbalzi e 3.3 assist per partita. La guardia-ala è il croato Ante Delas (1988) che è arrivato in corsa ed è alla sua prima esperienza nel bel paese, anche se ha già assaporato i parquet di Eurolega con la maglia del Cedevita. È un giocatore che si affida molto al tiro da tre, che tenta quasi sette volte a match (33%), e che si “butta” con efficacia a rimbalzo. Ecco le sue cifre stagionali: 11.4 p.ti, 2.2 falli subiti, 4.2 rimbalzi e 2 assist a match. Insomma, un buon contributo, nonostante le troppe palle perse, 2.7 ad incontro. Sul perimetro troviamo anche il talentuoso esterno triestino, ex Cento, Marco Contento (1991) che ha faccia tosta e tanti punti nelle mani. Colpisce prevalentemente dalla distanza (oltre cinque tentativi di media) e sta viaggiando con numeri di tutto rispetto: 10.4 p.ti (47% da due, 29% da tre) oltre 2 assist ad allacciata di scarpe. Non disdegna comunque di buttarsi dentro, come testimoniano i 4.3 falli subiti per gara ed i conseguenti viaggi in lunetta. Prezioso poi il ruolo dell’ala Giovanni Carenza (1988) che scrive a referto 7.7 p.ti e ben 5.9 rimbalzi per partita. Buone le percentuali da oltre l’arco dei 6.75 (37%), specialità che usa più del tiro dalla media e che denota la sua natura di ala piccola, nonostante per esigenze tattiche giochi spesso e volentieri da “quattro” atipico. Il pivot è l’americano Kevin Langford (1985) che si fa parecchio sentire in post basso ma anche fronte a canestro la sua mano è parecchio educata (39% da tre). Viaggia finora con 16.1 p.ti, 4.8 falli subiti, 5.4 rimbalzi ed un migliorabile 45% da due, su oltre undici conclusioni ad incontro. Il playmaker Gabriele Romeo (1997) è una buona alternativa tra gli esterni ed assicura alla sua squadra 5.1 punti per gara e buone doti balistiche. Colpisce da tre con il 29%, mentre da due sfiora la sufficienza con il 48%, ciò in oltre 18’ di permanenza media sul parquet. Dalle rotazioni arriva un buon contributo anche dall’esperto pivot, ex granata, Mattia Soloperto (1980) che è arrivato in corso di stagione e sta fornendo il suo contributo, mettendo a segno 7.1 p.ti e 5.7 rimbalzi per gara. Rivedibili le percentuali da due (41%). Spazio anche per il playmaker del 1996 Alessandro Marra che incide a referto con 2.2 p.ti (58% da due, 21% da tre) in oltre 10’ di campo. Rimangono invece ai margini delle rotazioni l’ala piccola del 1999 Andrea Silvestri, il playmaker del 1993 Antonio Lepre nonché il pivot del 1988 Eugenio Amanti.