Life Basket Messina, sfuma la serie D. Coach Restanti continua il progetto giovanile con capofila l’under 18

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Life Basket Messina
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Sfuma per la Life Basket Messina il campionato regionale di Serie D, cominciano il 4 settembre gli allenamenti dell’Under18 del Progetto Club (quest’anno targata Life)

Sfuma l’ambizione di coach Restanti di partecipare con la sua Life al campionato regionale di serie D. Forte di un gruppo (i 2000-2001) facente parte del Progetto Club – unione dei settori giovanili di Life, Amatori e Ganzirri di cui Restanti è responsabile tecnico – che da anni primeggia in Sicilia (nel 2014/15 l’Under 15 ha portato a casa il titolo regionale piazzandosi negli anni successivi sempre tra le prime tre classificate e l’Under 18 di eccellenza ha chiuso, l’ultima stagione, con un prestigioso terzo posto dietro le corazzate Capo d’Orlando e Trapani), la società puntava infatti a dare continuità al lavoro svolto in questi primi cinque anni di attività offrendo ai propri ragazzi la possibilità di disputare un campionato Senior.
I nostri atleti erano pronti a fare il salto di qualità” dichiara coach Restanti, avendo già fatto esperienza in serie D lo scorso anno con i cugini dell’Amatori. “Amatori che essendo l’unica società qui a Messina” sottolinea il tecnico “a giocare con atleti di proprietà, proprio in virtù del numero elevato di giocatori propri, quest’anno non ha potuto dare spazio ai nostri ragazzi. Ecco dunque come normale conseguenza l’idea di iscriverci come Life alla serie D.
L’irreperibilità di fondi ha però obbligato i vertici ad abbandonare l’idea: “Siamo costretti a rinunciare” continua amaramente Restanti,perché non abbiamo trovato un imprenditore disposto a sostenere un progetto che premia la costanza e l’impegno di giovani atleti messinesi meritevoli di disputare un campionato che, troppo spesso, vede protagoniste squadre che nei loro roster non hanno un solo ragazzo del proprio settore giovanile ma che, godendo delle coperture economiche (grazie ad uno o più sponsor), reclutano giocatori anche fuori provincia, se non addirittura stranieri, pagando consistenti premi di formazione e NAS.  Prosegue l’allenatore peloritano: “Spese che, per inciso, noi non dovremmo sostenere proprio in virtù della nostra politica che punta tutto sulla formazione in casa dei nostri ragazzi. Nonostante questo, a conti fatti, tra tasse gara, campi d’allenamento, gare e trasferte, senza un sostegno economico, i costi graverebbero pesantemente sulle casse del nostro settore giovanile.
Una lettura della realtà sportiva locale, dunque, non molto confortante quella di coach Restanti: “Quello che più rattrista è constatare che in questa città, società capaci di convogliare risorse economiche, non investono nel settore giovanile locale ma preferiscono attingere ai vivai di altre società per formare i propri roster. Una gestione delle risorse che manca totalmente di progettualità e che, personalmente, non potrò mai condividere. E voglio tralasciare, ma solo per il momento, la ‘questione etica’ per eccellenza ovvero di quelle società che fanno “reclutamento” in casa d’altri per racimolare quote perché di altro non può trattarsi se, come succede, vengono contattati direttamente ­– o tramite propri tesserati – gli atleti, e quasi sempre non i più talentuosi, con promesse che sono specchietti per le allodole. Intenzioni serie imporrebbero contatti esclusivamente tra società per vedere di mettere a punto eventuali valide collaborazioni avanzando richieste ufficiali, cosa che normalmente dovrebbe accadere per i giocatori più interessanti. Certo, molto più facile abbindolare i meno pronti incapaci di soppesare le reali intenzioni di questi maghi del basket che professano il bene dei ragazzi. Mi viene in mente un solo termine per definire tutto questo, ma eviterò di dirlo. Se le società pretendessero un pò di più da questi ragazzi anziché pensare a mantenere solo la quota, forse anche il livello del basket messinese e siciliano si innalzerebbe! Ad una certa età si dovrebbe pensare a fare “Basket” non tempo libero o babysitteraggio!! Vero è – conclude il coach – che le nuove generazioni sono abituate al tutto e subito e questo si riflette inevitabilmente sulla formazione di uomini del futuro, sul loro carattere, sembrano privi di orgoglio, caparbietà, spirito di sacrificio, di una sana ambizione che li faccia lottare per conquistarsi il posto piuttosto che scappare dove il ‘successo’ sembra garantito. A tutti costoro dico: peccato, un’occasione per crescere persa! Mentre esorto a vigilare i genitori e a non sottovalutare il problema, perché di questo si tratta!
Deluso dunque ma non certo arreso, Restanti è pronto a cominciare la stagione con l’ardore che lo contraddistingue e per venire alla programmazione della Life, aggiunge: “Per quest’anno stiamo valutando l’opportunità di concedere in doppio tesseramento alcuni nostri atleti ad altre società di cui stiamo esaminando le proposte. Quasi tutto il gruppo 2000 con il ‘99 Marco Spadaro, si sta accasando, sempre in doppio tesseramento, con la società amica Basket Castanea mentre i 2001 avranno ancora modo di crescere e dimostrare il proprio valore, misurandosi nel campionato Under 18, assieme ai 2000 (con il Progetto Club, quest’anno sotto il nome Life). E già da questo lunedì 4 settembre, tutti al lavoro con il preparatore fisico Massimo Sigillo e il sottoscritto.
Entro la prossima settimana cominceranno anche gli allenamenti dei gruppi Under 13 e Under 14 e, tra fine settembre/primi di ottobre apriranno i Centri Minibasket presso le palestre degli Istituti Tommaso Cannizzaro e Beata Eustochia (Annunziata), sotto la guida degli istruttori Salvo Cannata, Emanuele Lucchesi e Martina Cosenza. Per informazioni, ecco il numero da contattare 347 5418820.

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