L’Aquila vede la terza piazza, battuta Venafro

0
300
Il gruppo dell'Aquila Palermo

Una pratica sulla carta semplice, ma che l’Aquila Palermo sapeva bene di dover affrontare con il massimo impegno, sul campo di una squadra orgogliosa ed alimentata dall’entusiasmo di una piccola piazza, ma dal grande cuore. I biancorossi espugnano il PalaPedemontana per 42-60, nel confronto della 24° giornata del campionato di Serie B, sul parquet della Al Discount Dynamic Venafro.

Primi minuti dal punteggio bloccato, tanti tiri ma poco precisi, con l’equilibrio rotto dai padroni di casa grazie alla tripla di Guadagnola, dalla quale però nasce il primo grande parziale siciliano. 2-15 il responso del resto del primo quarto, con Antonelli a giganteggiare al rimbalzo e nel pitturato, e con i tiri di qualità di Merletto e Di Emidio. I molisani provano a rispondere nel secondo periodo, incassando però ancora distacco, che ben presto raggiunge il +17 e dal quale la squadra di coach Mascio può solo cercare di evitare che si acuisca, andando al riposo sul 16-32.

L’allenatore dei palermitani, Gianluca Tucci, concede minuti importanti ad Azzaro e Urbani, che ben rispondono con otto rimbalzi a testa a fine gara e una buona presenza nelle due aree. Scampoli sin da subito anche per i giovanissimi Giardina (un recupero) e Bruno (2 punti a referto), ma è ancora il ritmo difensivo a scandire la prestazione collettiva dell’Aquila Palermo. Merletto e Di Emidio aprono i giochi nella ripresa con due bombe di fila, alle quali prova a rispondere il solito Guadagnola. Aquila riscatta diversi viaggi in lunetta (12-18), raggiungendo il massimo vantaggio di +22 firmato Requena.

L’ultimo quarto è una pura formalità, con Ondo Mengue che si sblocca dall’arco e Antonelli che completa la sua ennesima doppia doppia (15 punti, 11 rimbalzi). Finisce 42-60, con i biancorossi che colgono la diciassettesima vittoria stagionale, la terza consecutiva, accorciando sul secondo posto per la sconfitta di Napoli battuta dalla capolista Roma, ma sempre al quarto posto a quota 34 con Cassino, a due lunghezze da Palestrina terza.

La loro corsa, fra l’altro apertissima, per la salvezza è stata la motivazione della loro grande pressione, una difesa molto aggressiva – analizza l’allenatore dei palermitani Gianluca Tucci -. Questo ha finito per rallentare i ritmi della partita, dal canto nostro abbiamo provato ad allungare le azioni, a farli stancare. Ne è venuta fuori una partita dal punteggio basso, però abbiamo lavorato bene in difesa, al di là di qualche imprecisione al tiro di troppo”.

Abbiamo speso tante energie, contrariamente a chi credeva che questo potesse essere un impegno facile – conclude il tecnico avellinese -.Sappiamo di dover fare una grande rincorsa se vogliamo giocarci il terzo posto, i nostri equilibri si stanno definendo. La sosta ci aiuterà a proseguire il lavoro e recuperare fisicamente”.

DYNAMIC VENAFRO-AQUILA PALERMO 42-60
Parziali: 5-15, 11-17, 11-15, 15-13

Venafro: Minchella 11, Fossati 4, Chiari 2, Guadagnola 16, Ferrara 4, Durante, Cancelli, Brusello, Cotugno, Montanaro 5. All. Mascio

Aquila: Requena 4, Antonelli 15, Merletto 6, Di Emidio 12, Ondo Mengue 7, Giardina, Azzaro 10, Bruno 2, Urbani 4. All. Tucci