Uno scontro diretto, la prima di tredici finali che per l’Aquila Palermo varranno l’ingresso ai playoff del girone C di Serie B. Quella con Scauri è la prima gara casalinga della nuova, vecchia Aquila Palermo ampiamente cambiata rispetto all’ultimo match giocato al PalaMangano, dal finale amaro con Scafati.
Da Catanzaro e Scauri a Palermo, dall’ottavo posto (ultimo utile per l’ingresso in post season) al quarto dei biancorossi. Appena sei punti in classifica, un margine tutt’altro che rassicurante. Serve, dunque, massima attenzione e concentrazione in ogni gara, “in un girone di ritorno nel quale – spiega l’allenatore dei palermitani Gianluca Tucci – si segnerà di meno, si fischierà di meno, e quindi le partite saranno tutte più complicate sul piano dell’agonismo”.
Esprimere meglio quelle caratteristiche che una formazione cambiata nell’esperienza, come quella biancorossa, deve poter mettere in campo. Questa resta la missione dello staff tecnico guidato dal coach avellinese.
Avversario Scauri, domani alle 18 (PalaMangano, ingresso gratuito) non è affatto dei più agevoli: seconda forza offensiva del girone (82 punti di media a partita), trascinata dai 18.6 punti/partita di Bagnoli e dai 5 assist di media firmati Richotti. Una formazione, quella allenata da Renato Sabatino, che non avrà più tra le sue fila l’esperto Svoboda.
“Con l’asse Richotti-Bagnoli è una squadra che è comunque rimasta invariata – precisa Tucci -, hanno cambiato allenatore da quando l’abbiamo incontrata. L’assenza di Svoboda peserà fino a un certo punto, loro hanno davanti Giammò e Lombardo con molta più iniziativa e molto migliorati rispetto alla terza giornata, quando l’incontrammo all’andata. Sono cresciuti moto in panchina”.
I movimenti di mercato hanno mutato il volto di una squadra, che adesso deve lavorare per reinventarsi sotto un’altra forma: “Si tratta di un nuovo precampionato – ha tagliato corto Tucci -, nel quale però sei costretto a giocare ogni domenica. Alcune cose le stiamo facendo in allenamento, altre le stiamo rimandando, altre ancora le stiamo costruendo da zero. Tutto per presentare una nuova faccia, da qui ad un mesetto, proprio nel momento in cui fino alla settima abbiamo solo e soprattutto scontri diretti. Dobbiamo provare ad esprimerci con più velocità, in attacco e in difesa”.
Inevitabile che il già giovane gruppo, a livello soprattutto d’esperienza, abbia risentito delle cessioni eccellenti. Ecco perchè i tifosi palermitani, in questo frangente, giocheranno un ruolo fondamentale: “Paradossalmente c’è più bisogno adesso, che se fossimo stati secondi in classifica – chiude l’allenatore dei biancorossi -. La società ha fatto la scelta di rinunciare a puntare forte sulla promozione, anche se è ovvio che puntiamo tutti a farli i playoff, per garantire la continuità della pallacanestro a Palermo a questi livelli. Indirettamente è anche un appello alla gente, per capire con quale forza questo sport è sostenuto dalla città. Quella di domani sarà un’occasione importante per farlo”.