Ragusa esce dalla Supercoppa e lo fa in un match interamente dominato dalle padrone di casa di Schio che, nella seconda semifinale che andava in scena ieri al Palaromare, partono subito forte contro le ragusane che nulla possono praticamente in tutto l’arco dei 40 minuti. Gara a senso unico nella quale la formazione di coach Recupido ha anche tentato dei timidi approcci di ripresa ma è stata sempre ben tenuta a bada dalle scledensi contro le quali non c’è stata praticamente storia. Punteggio finale di 82-60 ma è ancor più il 110-44 di valutazione di squadra a mettere in evidenza tutta la differenza vista in campo. Per le iblee, formazione giovane che deve trovare intesa e fiducia e a cui mancano ancora due giocatrici fondamentali come Harrison e Kacerik, nessun dramma: ma la consapevolezza di dovere lavorare e guardare avanti con fiducia.
“In tutta onestà nei confronti di Schio ci sono ben più dei 20 punti di scarto – commenta coach Gianni Recupido – Abbiamo avuto un impatto iniziale traumatico, la loro fisicità ci ha messo in grande difficoltà: non riuscivamo ad iniziare i giochi, non riuscivamo mai a mettere la palla dentro l’area ed abbiamo fatto tantissime palle perse, soprattutto nel primo quarto innescando i loro contropiedi, addirittura contro zero. Non dico che è stata una mancanza di concentrazione ma sicuramente una mancanza di abitudine alla fisicità di Schio, che ci ha aggredito azzannando alla giugulare e noi siamo rimasti frastornati. L’impegno poi c’è stato, abbiamo cominciato a lottare su qualche pallone in più, ma loro comunque arrivavano sempre prima sulle palle vaganti, e sulle palle contese si sono buttate pur essendo avanti nel punteggio, e questo devo dire che mi ha fatto un po’ arrabbiare. Diciamo che le nostre lacune sono state tutte messe in evidenza da Schio, e noi ne abbiamo diverse. Sappiamo che il lavoro da fare è tanto. Devo dire che nelle difficoltà ci siamo slegati parecchio non abbiamo giocato insieme, abbiamo smesso di seguire i nostri giochi e ci siamo ulteriormente complicati la vita. Sappiamo che il gap con Schio quest’anno è molto ampio e allora ben vengano anche queste batoste, per farci capire quanto è alta la montagna e quanto dobbiamo lavorare se vogliamo cercare di arrivare ad alti livelli nel campionato italiano, quindi da una sconfitta come questa dobbiamo trarre motivazioni e spunti per lavorare”.
Oggi pomeriggio finale di Supercoppa tra Schio e Venezia, con inizio alle 18,30. Per Ragusa, adesso, testa al campionato che vedrà l’esordio casalingo sabato prossimo 3 ottobre alle ore 20,00 contro Empoli.