La CIA Sicilia si sta mobilitando in questi giorni per realizzare una stretta sui cosiddetti “furbetti del rimborso benzina“.
E’ iniziata la ricerca dei fischietti (impegnati soprattutto nei campionati regionali) che nella passata stagione hanno messo in saccoccia un compenso che, a conti fatti, è stato superiore alla somma che avrebbero dovuto ricevere effettuando un reale calcolo del compenso riguardante il rimborso carburante utilizzato per la trasferta.
Com’è noto sia gettone che rimborso della benzina variano, ma per criteri differenti. Il gettone in base alla serie (es. in serie D è pari a 18€, se si arbitra a 100 km di distanza dalla residenza arriva fino a 28€; in C Silver è pari 30€ e se si superano i 100 km il gettone si alza a 42€; in B maschile c’è un gettone onnicomprensivo di 80€, in cui sono compresi pernotto e 3 pasti, per cui non serve documentare con ricevuta). Il rimborso benzina, invece, varia in base al costo corrente del carburante e viene comunque calcolato in base alla residenza comunicata del fischietto (che di norma determina il comitato di appartenenza, quindi la logica della designazione), che dovrebbe equivale al luogo da cui effettivamente parte l’arbitro per la trasferta verso il campo.
Dovrebbe, appunto, perché per motivi di studio, lavoro o di famiglia molti fischietti in questi anni hanno goduto di un rimborso superiore a quello preventivato, perché effettivamente residenti in una città diversa da quella comunicata.
Secondo quanto appreso, il sistema telematico non permette le opportune modifiche rispetto la località di partenza, che quindi dovrebbe essere probabilmente comunicata verbalmente dagli arbitri al proprio comitato. Discorso diverso valeva in passato quando c’era il cosiddetto “cartaceo” a garantire l’inserimento della destinazione, anche modificata, senza particolari problemi.
Per alcuni fischietti siciliani il comportamento è diventato seriale, per altri si è trattato semplicemente di contingenze, ma sta il fatto che la CIA Sicilia sta lavorando – senza distinzioni – per ridimensionare lo spreco.