C’è un rapporto seppur indiretto tra la Sicilia e Kobe Bryant.
Ci sono due gli allenatori siciliani che lo hanno conosciuto e cresciuto, Santi Puglisi e Gaetano Gebbia.
Coach Santi Puglisi ha allenato Joe Bryant, padre di Kobe, alla Viola Reggio Calabria nell’anno 1986-1987 e Kobe era già in campo ad ogni allenamento della squadra. Gaetano Gebbia, invece, ha accompagnato Bryant junior nel percorso minibasket.
“Aveva 8 anni e giocava nella squadra di minibasket della Viola Reggio Calabria – spiega il professore -. Era presente a tutti gli allenamenti del padre al Botteghelle è sempre con un pallone sottobraccio. Quando lavoravo a metà campo lui piombava nell’altra metà e si metteva a tirare e palleggiare, disturbando l’allenamento. Quando lo rimproveravo mi rispondeva a tono, e Joe scoppiava a ridere!“.
Cosa significa aver perso così presto un figura globale come Kobe Bryant?
“Tutto è scritto nel nostro destino. Kobe aveva tutto, talento, fama, anche un elicottero per muoversi in alternativa alla macchina. E’ andata cosi. Sono fatti imprevedibili. Credo in questo momento la notizia è troppo fresca e c’è molta attenzione per riuscire capire cosa accadrà. Probabilmente come ogni cosa rimarrà un ricordo, ma quel che è certo è che nessuno dimenticherà ciò che è stato Kobe Bryant“.