La neopromossa Energy Gas&Power ha innanzitutto confermato coach Davide Bonora che, già da giocatore, pensava da navigato allenatore, ed ha fortemente puntato su un gruppo di italiani molto solido, formato dagli esperti Stanic e Malaventura, nonché dal sempre verde Alex Righetti. La coppia di americani (Deloach e Easley) conosce poi già l’Europa ed è chiamata a fornire quel contributo di punti ed atletismo, indispensabile per volare in alto. In sostanza, l’Eurobasket ha fatto le cose per tempo e, soprattutto, per bene. S’è assicurata, come detto, due americani di primissimo livello, coadiuvati da italiani di indubbia affidabilità, che formano un roster che risulta un mix davvero interessante tra gioventù ed esperienza. Il quintetto in particolare vale un posto nei play-off, traguardo tutt’altro che irraggiungibile se la panchina, oggi un po’ “tenera”, crescerà e farà la propria parte. La sconfitta in trasferta, soltanto all’overtime, contro la corazzata Ferentino la dice lunga e conferma i buoni indizi derivanti da un precampionato coi fiocchi. La mente della squadra è sempre l’argentino Nicolas Stanic (1984), che è in Italia dal 2003/2004 ed è reduce da due promozioni consecutive in A2 (una con Rieti). È un vero specialista nel trovare l’uomo giusto al momento giusto ed, ovviamente, nel tenere in mano le redini del gioco. Si è fatto “sentire” alla prima uscita stagionale, ed è pronto per replicare nell’esordio casalingo contro Trapani, garantendo alla causa il solito contributo di esperienza e visione di gioco. La guardia è il realizzatore Michael Brandon Deloach (1986), con diverse esperienze in Italia (l’ultima a Ravenna), che è un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Tira poi giù diversi rimbalzi e la sua casella dei falli subiti è sempre piena. Il terzo posto per valutazione globale della passata stagione non è certo un caso. Risulta quindi un’ottima spalla per Stanic, ed è da tenere d’occhio nei finali punto a punto! Una grossa mano sul perimetro arriva altresì dall’esperta guardia Matteo Malaventura (1978), gran difensore nonché ottimo tiratore da fuori, con diverse stagioni in Serie A. Nelle ultime stagioni è apparso un po’ in calo ma il brillante esordio contro Ferentino induce a pensare che Roma abbia fatto la scelta giusta nel completare il suo reparto esterni da quintetto. Gran colpo estivo quello dell’atletico centro Tony Easley (1987) che ha già vissuto, da protagonista, la massima serie con le maglie di Sassari, Venezia, Caserta e Pistoia. È un lungo “leggero” ma verticale, che presidia efficacemente l’area colorata, dove non di rado gli avversari sono costretti ad alzare le parabole di tiro per sfuggire alle sue stoppate. Abile anche in attacco dove predilige il gioco in post basso. Le “doppie doppie” saranno tante, vista la specialità della casa, ovvero i rimbalzi catturati al piano di sopra. Si divide tra il “tre” ed il “quattro” Daniele Bonessio (1988) che è un imprescindibile collante tattico, in ragione della sua abilità nell’aprirsi oltre l’arco, punendo i più lenti pariruolo avversari, liberando al contempo il pitturato per le incursioni dei suoi compagni. È reduce da un anno sfortunato dal punto di vista fisico (Recanati) e la sua voglia di riscatto potrà essere un’arma in più! Titolare aggiunto dell’Eurobasket è l’ex Nazionale Alex Righetti (1977), ala piccola che impreziosisce da qualche anno il roster di Roma nel perimetro. L’età non è dalla sua ma fisicamente è ancora integro, e l’ultima stagione nella Capitale, vissuta da “americano”, depone a suo favore (14.2 p.ti e 2.9 rimbalzi di media). In quintetti “piccoli” può dare una mano anche da “quattro” tattico, che colpisce dalla distanza. Un buon contributo arriva poi dalla guardia-ala Eugenio Fanti (1991), talentuoso esterno che approda per la prima volta a questi livelli e che, rotto il ghiaccio con la nuova realtà, potrà replicare i discreti numeri messi a referto la passata stagione (9.3 p.ti e 5.4 rimbalzi). È un giocatore decisivo per allungare le rotazioni dello staff tecnico capitolino. Verrà chiamato spesso in causa anche Nikolay Vangelov, pivot di 212 cm del 1996, visto la scorsa stagione a Casale Monferrato, nelle cui fila, negli oltre 9’ di utilizzo medio, non ha mai fatto mancare il suo contributo nel pitturato. Completano infine il roster i “piccoli” Niccolò Petrucci (1989), tiratore visto qualche stagione fa a Roseto, e Filippo Belloni, guardia-ala del 1998, che hanno il compito di alzare l’intensità quotidiana degli allenamenti e farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa da coach Davide Bonora.
Kenneth Vigliansi: “Roma è un’ottima squadra, composta da giocatori esperti e di talento. Noi abbiamo già avuto modo di affrontarla e non è stato facile. Giocatori come Stanic ed Easley sono un lusso per questa categoria. Dovremo avere un approccio positivo, cercando di limitare i giochi di pick and roll tra Stanic ed Easley e provando a riempire il più possibile l’area”.