INTERVISTA. Ariel Svoboda si presenta: «A Torrenova con entusiasmo per un grande campionato»

D&R con il giocatore italo-argentino passato quest'estate da Palermo al "piccola" Torrenova

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Ariel Svoboda

Ariel Svoboda è quel tipo di giocatore che con esperienza e classe può aiutarti a risolvere i problemi in campo e fuori dal parquet. Sangue italo-argentino, caloroso come i talenti che provengono da quella zona del mondo, Svoboda rappresenta per Torrenova un primo piccolo salto di categoria.

Ariel, Benvenuto! Tante grandi squadre nel tuo passato ed un palmares che parla di 4 promozioni ed una Coppa Italia DNC: cosa ti ha portato a scegliere la Cestistica Torrenovese?

«Intanto grazie per il benvenuto! Direi che mi hanno convinto tante cose. Prima di tutto coach Silva, che mi ha chiamato praticamente a metà giugno con un grande entusiasmo per la creazione di questa nuova squadra che per la prima volta affronterà la serie B. Mi ha detto che sono stato il primo a cui ha pensato per costruire questa squadra e sapendo che uscivo da Palermo ha pensato subito a me, questa cosa sinceramente mi ha fatto molto piacere. Un altro motivo che mi rende felice di giocare in questa piazza è che ha ancora l’entusiasmo della promozione e la freschezza di una pizza giovane. Infine c’è la voglia di rivalsa, anche se a livello personale è stato un anno buono, per la stagione non ottimale col Green Basket Palermo. Per fortuna avrò modo di sfidarli quest’anno, rimarranno sempre nel mio cuore perché è stata una bella avventura».

Che tipo di giocatore sei?

«Uno che ama giocare “di squadra”, che vuole sempre vincere in un modo o nell’altro e per farlo ci vuole il contributo di tutti, dal presidente al ragazzino che si allena durante la settimana, con il coinvolgimento massimo di tutti e facendo sentire tutti parte della squadra. In campo sono più un “attaccante” che un “difensore”, con caratteristiche da tiratore. Mi piace anche giocare come playmaker “aggiunto”, coinvolgendo anche i miei compagni e giocando per creare spazi per far tirare gli altri».  

Barcellona, Trapani e Palermo: sei felice di continuare a giocare in Sicilia?

«Sono molto felice di restare in Sicilia, sono arrivato in questa Regione per la prima volta nel 2009-2010 e mi sono trovato molto bene per tanti aspetti. Ho una casa a Trapani ed un’attività estiva: per me vivere in Sicilia è sempre bello»

Ci hai detto di avere già parlato con coach Silva. Che squadra ti immagini?

«È stata la prima persona con cui ho parlato di Torrenova. Mi ha parlato del suo progetto, del modo in cui vorrebbe far giocare la squadra e sinceramente abbiamo avuto subito un buon feeling perché la pensiamo allo stesso modo sotto molti punti di vista. Mi ha parlato di come sta costruendo la sua squadra, di cosa vuole da me. Come dicevo prima siamo in sintonia su molte cose. non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi con lui e con i nuovi compagni»

In un campionato così, cosa ti aspetti dal PalaTorre e dai tifosi?

«Garantisco a tutti loro il massimo impegno da parte mia. Al primo anno di Serie B di questa società per cercare di fare bene c’è bisogno di loro e del loro aiuto: solo col loro coinvolgendo potremmo dare ancora di più e, unendo le forze, sono sicuro che faremo una grande annata!».

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