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Impianti di periferia: un piano per Fondo Patti e il resto?

Un'immagine del Palasport Fondo Patti, distrutto dall'incendio del 10 ottobre 2014

Il Palasport di Fondo Patti, presente nel quartiere Zen a Palermo, rientra tra i primi sette impianti che verranno risanati grazie al finanziamento di 100 milioni di euro messo a disposizione dal governo centrale. La notizia è stata diffusa ieri. La concessione fa parte di in un’operazione più grande orientata all’erogazione di somme che andranno a rendere nuovamente disponibili diversi altre strutture, tutte di periferia, presenti in Italia. La buona riuscita del progetto sarà possibile grazie alla cooperazione tra il Comitanto Olimpico Italiano e il Governo nazionale.

In Sicilia la notizia è stata accolta positivamente dal presidente del Coni regionale Sergio D’Antoni, che in una nota ha espresso apprezzamento per l’inserimento del Fondi Patti tra le operazioni finanziate e chiarito come verranno distribuiti nella loro totalità i fondi provenienti da Roma. Per quanto riguarda i primi 20 milioni stanziati, ha detto, “siamo riusciti ad includere tra le priorità nazionali il Palazzetto dello Sport dello Zen di Palermo: un obiettivo che il capoluogo siciliano attendeva da anni. I restanti 80 milioni, saranno ripartiti in un piano pluriennale che prevede la riqualificazione di altre importanti strutture siciliane“. 

La struttura di via dell’Olimpo è stata per anni il principale palazzetto della città di Palermo, parliamo di un impianto predisposto per ospitare pallavolo, basket, pallamano, pugilato, scherma e arti marziali. Sei mila sono i posti a sedere disponibili al suo interno, vuoti dal 2008, anno in cui una forte tempesta rese indisponibile l’impianto, che finì per essere completamente abbandonato a causa dell’indifferenza delle amministrazioni palermitane. Mentre al PalaMangano di Palermo servono piccoli interventi al parquet, mentre il PalaTricoli di Cefalù cade in rovina, mentre a Catania continua a rimanere chiuso il PalaGalermo e solo nel messinese è stata annunciata la ristrutturazione di un campo di basket all’aperto, la questione degli impianti in Sicilia rimane spinosa, ma soprattutto sospesa. Lo dimostra quanto sta accadendo a Catania, dove si è saputo che per rimettere in sesto il PalaGalermo servono 35mila euro. Una somma che il Comune non ha nelle immediate disponibilità, ma che vorrebbe trovare partecipando proprio al bando promosso dal governo. “L’obiettivo – aveva dichiarato l’assessore allo Sport Valentina Scialfaè quello di accedere ai finanziamenti per cento milioni per rigenerare gli impianti sportivi delle periferie, realizzare un restyling che andrebbe a garantire la sicurezza strutturale degli impianti rendendoli pienamente agibili al pubblico“. Il progetto esecutivo, secondo quanto annunciato dall’assessorato, dovrebbe essere completato entro febbraio. Nel frattempo continua il valzer delle società catanesi a caccia di turni di allenamento nelle strutture disponibili in città. Società che, secondo quanto appreso, starebbe però – nel frattempo – ignorando le disponibilità ricavate proprio dall’amministrazione al PalaZurria.

Con l’ottenimento di una prima trance di finanziamenti per i nostri impianti sportivi, sembra essere stato messo un primo piccolo tassello per la rinascita almeno del Fondo Patti. Servirà ora chiarire i tempi in cui questa struttura di periferia potrà concretamente recuperare la sua funzionalità, cioè tornare ospitare al suo interno società, eventi sportivi e nuovamente pubblico.

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