A una settimana da gara5, si ricomincia a pensare al futuro. E il presidente della Virtus Eirene Ragusa, Davide Passalacqua, fa un bilancio del campionato appena trascorso, culminato con le 5 gare della finale scudetto, e traccia le linee guida della prossima stagione. “E’ stata una stagione molto particolare, anche dal punto di vista personale – dice il presidente biancoverde – dal momento che ho assunto in corsa la presidenza dopo le dimissioni di mio fratello ed è stato un lungo anno di studio e osservazione. Dal punto di vista sportivo l’anno è finito con un epilogo che in pochi si aspettavano ma che personalmente mi aspettavo. Subito dopo la sconfitta di Torino, infatti, avevo incontrato la squadra sapendo benissimo che era molto più forte di quello che era il sesto posto di quel momento, ed i fatti ci hanno dato ragione. Se siamo arrivati lì dove siamo arrivati, il merito è di chi ha lavorato tutti i giorni affianco alla squadra, dal lunedì alla domenica, sia a livello tecnico che a livello societario, nessuno escluso. Ma non avere vinto il campionato ha segnato un’ulteriore scelta, perché in caso avessimo vinto saremmo rientrati in un contesto europeo dalla porta principale e quindi dall’Eurolega. Posso confermare, in questo senso, che il prossimo anno non parteciperemo all’Eurocup, perché il riscontro che abbiamo visto non può valere gli sforzi organizzativi della società e fisici della squadra. Da queste partite di coppa, tra l’altro, abbiamo avuto anche degli infortuni che ci siamo portati dietro tutto l’anno. Quindi la nostra scelta è stata quella di dare precedenza al campionato e di allestire un roster che possa essere in grado di arrivare quanto più possibile vicino a vincere qualcosa di importante. Dato l’ottimo finale di stagione che abbiamo visto tutti, stiamo confermando un nucleo importante delle giocatrici, dando seguito al disegno di squadra che abbiamo in mente e cercando di puntellare i punti deboli che ci sono stati. Quest’anno è stato molto importante, perché mi ha visto di fronte a scelte che prima non avevo affrontato nella veste di vicepresidente, sicuramente ogni giorno serve per crescere e anche ogni errore commesso serve per crescere. E’ chiaro che si vuole fare sempre un po’ meglio dell’anno precedente, anche se questo, detto dopo una finale persa così come l’abbiamo persa, può significare soltanto una cosa. E noi ci metteremo tutti i mezzi per raggiungerla questa cosa, ma da qui al coronamento di tutto questo ci sono ovviamente tanti se e tanti ma. Quello che posso affermare con certezza è il fatto che come società siamo riusciti a stringerci e a fare gruppo tutti insieme nelle difficoltà e nei momenti meno belli, quindi se quest’anno ci ha insegnato qualcosa è stato sicuramente il fatto che con una società unita si riescono a risolvere anche i problemi più importanti. Andiamo avanti in vista del prossimo anno proprio con questa consapevolezza”.
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