Coach Mattia Ferrari da anni punta su un sistema tattico in cui transizione, gioco offensivo e punteggi alti la fanno da padrone. La rotazione, anche per via di qualche infortunio occorso strada facendo, non è infinita, ed i risultati hanno avuto alti e bassi. Nelle ultime uscite però, recuperando gran parte del roster, s’è alzata l’intensità di gioco e conseguentemente è ritornata quella meticolosa applicazione difensiva per tutti i 40’ che rappresenta un altro must di Ferrari. L’obiettivo di ritornare al piano di sopra non pare prioritario in questa stagione ma, raggiunto ormai l’equilibrio tattico e recuperato qualche assente, puntare la post season da posizione privilegiata è nelle corde della Junior. Non ci resta che presentare il roster della Novipiù. Questa è la stagione di lancio per il 2001 Gora Camara, centro senegalese in prestito dalla Virtus Bologna. Prospetto internazionale, per via di braccia infinite e taglia fisica da piano di sopra. Ottimo campionato per lui, con quasi 27’ di campo, 10.2 p.ti, un pregevole 66% da sotto, ben 9 rimbalzi e 3 falli subiti a match (segno di pericolosità in post basso). Insomma, quasi “doppia doppia” di media e prospettive da grande salto immediato. Sul perimetro c’è il play-guardia, del 1993 Simone Tomasini che è un esterno molto duttile che ha una buona visione di gioco e può ricoprire tutti i ruoli sul perimetro. Il 24% da tre non depone in favore della proverbiale sensibilità delle sue mani. Per il resto molto bene, con quasi 25’ di campo, 9 p.ti (48% da due), 2 falli subiti (90% ai liberi), 2.8 rimbalzi e 2.6 assist ad uscita. Giocatore completo, che di anno in anno fornisce un apporto sempre più a tutto campo, e soprattutto in entrambi i lati del campo. Cresciuto anche come playmaking. Sicurezza! Colpo da novanta, la guardia argentina del 1994 Lucio Redivo da Bahia Blanca (città di Manu Ginobili). Per lui due stagioni in ACB in doppia cifra, con Bilbao e Lugo, facendo bene anche in Eurocup. Poi la Nazionale, con l’argento al collo dei mondiali in Cina! Devastante in diverse fasi del gioco, come testimoniano i numeri da livello superiore: 22.3 p.ti, 5.5 falli subiti, 3 rimbalzi e 3.5 assist di media. Aggiunge uno strepitoso 65% da due (su oltre 10 tentativi dalla media), il 29% da tre ed un mostruoso 93% dalla lunetta. Categoria superiore! Troviamo poi l’ala pivot, nonché capitano storico, Niccolò Martinoni (1989), “quattro” atipico che si affida alle mani da esterno puro. È esponenzialmente migliorato negli anni anche nella veste da intimidatore d’area, con diverse stoppate a referto, dimostrandosi più “cattivo” del passato! Porta in dote 8.3 p.ti, 5.4 rimbalzi, il 65% da due (storicamente buone le sue percentuali dal campo). Fatica al momento dalla lunetta, con appena il 40% (pur su pochi tiri). Sta usando meno del passato il tiro da tre, arma utile ad “aprire” il campo e colpire i più lenti lunghi avversari. “Vede” inoltre bene il gioco, con notevole capacità di assistman (per il ruolo). Grande impatto anche per il play-guardia del 1999 Fabio Valentini che, negli anni, ha scalato le gerarchie e guadagnato posizioni importanti. Sta crescendo da fuori mentre punge ancora poco in uno contro uno. I suoi numeri: 10.8 p.ti, 3.3 falli subiti, 2.7 rimbalzi e 3.2 assist per gara. Eccellente il 40% dai 6.75 (su oltre 5 tentativi per volta) mentre nel traffico fatica (19% da due). Sul perimetro una grossa mano, e minuti importanti (quasi 25’), arrivano anche dal fratello Luca (Valentini) (1997) che è cresciuto nell’ottimo vivaio di Casale ma che ha girato parecchio per “costruirsi”, con un’ottima annata alle spalle in quel di Imola in A2. Al momento viaggia con 6.3 p.ti, 3.3 falli subiti, 4.3 rimbalzi, 3.7 assist. Stecca dai 6.75 (29% da tre) mentre si rifà abbondantemente con il 52% da due ed un irreale 92% dalla lunetta. Rimbalzista aggiunto! Troppe perse di converso, quasi 3 per partita. Energia! Prezioso poi l’apporto dell’atipica ala del 1996 Daniel Donzelli, ex Biella, che fattura buoni numeri: 8 p.ti (46% da due), 6 rimbalzi e 2 assist ad allacciata di scarpe. Decisivo il suo gioco fronte a canestro, dove sfrutta un tiro migliorato di anno in anno (37% da 3) e, più in generale, doti tecniche che mandano spesso al bar i più statici avversari diretti. Aggiunge falli subiti e qualche recupero per gara. Argento vivo! Male però dalla linea della carità, con appena il 58%. L’ala U.S.A. del 1992 Sam Thompson è di scuola prestigiosa, avendo fatto il college con Ohio State Buckeyes, compagno di squadra di Amedeo Della Valle ed allenato dal celebre coach Thad Matta. Fuori dagli States, per lui esperienze in Ungheria ed in Asia. Atletico e spettacolare, imprime grande energia sia in attacco che in difesa (dove eccelle), ed alla voce rimbalzi si fa rispettare. Per lui 16.9 p.ti, 3.4 falli subiti, 6.4 rimbalzi. Tira con il 47% da due (ma si prende tante responsabilità) mentre pregevole è il 37% dai 6.75 (arma che usa spesso). Troviamo infine il 2003, guardia, Alessandro Sirchia, il playmaker del 2002 Carlo Cappelletti e l’ala del 2001 Yannick Giombini che, al momento, appaiono ai margini delle rotazioni.