I numeri di Casale Monferrato di coach Ferrari, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani

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Andrea Renzi contro Casale nel campionato 2018-2019

Coach Mattia Ferrari ha puntato su un sistema di gioco in cui transizione, gioco offensivo e punteggi alti la fanno da padrone. La rotazione poi è a dieci (nessuno sotto i 10’ di parquet) e la conseguente energia, unita alla meticolosa applicazione difensiva, per tutti i 40’ fanno il resto. I dividendi sono più che buoni, come dimostra il primato solitario in classifica. L’obiettivo di ritornare al piano di sopra pare assolutamente alla portata. Detto dell’organizzazione tattica perfetta, non ci resta che presentare il roster della Novipiù. Il miglior marcatore, al momento, è il centro titolare, lo statunitense Deshawn Sims (1988) che, dopo aver girato letteralmente il mondo, ha dimostrato di essere uno dei migliori “cinque” di A2 nelle scorse stagioni a Rieti, Roma (sponda Eurobasket) e Biella. Sprigiona tutto il suo atletismo nel pitturato ed è il classico lungo con punti nelle mani (17.4 a match), poiché dotato di ottima tecnica in post basso (47% dalla media), pur non rinunciando ad “uscire” per colpire dalla distanza (35% da oltre l’arco dei 6.75). Altri numeri da MVP? Ebbene, anche 4.3 falli subiti e ben 9.9 rimbalzi ad incontro. Non è certo un timido, con 16 tentativi di media dal campo. Doppia doppia di media! Sul perimetro c’è il play-guardia del 1998 Davide Denegri che, negli anni, è cresciuto molto ed, ormai, è meritatamente titolare inamovibile. 27’ per gara, in cui assicura un apporto a tutto tondo, sia nella metà campo offensiva che pressando il portatore di palla avversario. Per lui 7.3 p.ti, 2.3 falli subiti, 2.7 rimbalzi e 2.7 assist a partita che la dicono lunga sulla sua visione di gioco. Alte, rispetto al passato, le percentuali dai 6.75, con il 39% da tre. Giocatore di squadra! Altra guardia, l’ex Viola e Treviglio Chris Roberts (1988) che è il classico all-around che si rende utile in diverse fasi del gioco, in virtù di un atletismo davvero devastante. I suoi numeri fino a questo momento: 15.1 p.ti, 3.9 falli subiti, 2.4 rimbalzi e 2.1 assist per gara. Bene da fuori, arma che usa prevalentemente (41% su sette conclusioni ad allacciata di scarpe). Balbetta dalla media, con un migliorabile 40%. L’ala pivot è Niccolò Martinoni (1989), “quattro” atipico che si affida alle mani da esterno puro. È esponenzialmente migliorato anche nella veste da intimidatore d’area, con quasi 2 stoppate di media, dimostrandosi più “cattivo” del passato! Le sue attuali cifre stagionali recitano 11.9 p.ti e 9 rimbalzi ad incontro (anche lì più presente in questa stagione). Buono inoltre il 54% da due mentre sta, al momento, faticando da tre (23%), arma che, non di rado, usa per “aprire” il campo e colpire i più lenti lunghi avversari. Va più spesso del passato in lunetta (67%), poiché gioca un po’ di più uno contro uno (quasi 3 falli subiti ad uscita). Migliora col passare degli anni, insostituibile! Completa lo starting five il play-guardia, del 1993, ex Legnano e Rieti, Simone Tomasini che è un esterno molto duttile che ha una buona visione di gioco e può ricoprire tutti i ruoli sul perimetro. L’attuale 50% da tre depone in favore della sensibilità delle sue mani. Per il resto molto bene, con 28’ di campo, 9.2 p.ti (un pessimo 31% da due), 2.3 falli subiti, 2.2 rimbalzi e ben 3.5 assist a match. Cresciuto come playmaking. Sicurezza! Grande impatto anche per un altro play-guardia, il confermato 1999 Fabio Valentini (7 p.ti, 2 rimbalzi, 1 assist in 15’ di parquet) che, negli anni, ha scalato le gerarchie e guadagnato posizioni importanti. Sta crescendo da fuori (stratosferico il 62% da tre, su quasi 4 conclusioni ad allacciata di scarpe) mentre non punge in uno contro uno. Sul perimetro una grossa mano, e minuti importanti (16.4’), arrivano anche dall’esterno, scuola Cantù, Luca Cesana (1997) che è già alla seconda stagione con la Novipiù. Scrive a referto 5.1 p.ti e 1.7 rimbalzi per partita. Dal campo conclude con il 35% da due ed un confortante 42% da tre, la specialità della casa che usa con prevalenza. Mente da fine regista, l’ex Agrigento ed Eurobasket Alessandro Piazza (1987), play tascabile che fa della difesa e dei ritmi alti le sue peculiarità. Dirige magistralmente l’orchestra, rifornendo di assist i compagni ed incuneandosi in uno contro uno in area avversaria. Curiosa la sua attitudine a rimbalzo mentre migliorabili sono le percentuali al tiro (43% da due, 21% da tre). Mani leste (mago dei recuperi) e pressione sulla palla sono il suo biglietto da visita. Gioca meno del passato (quasi 15’ di media) ed i numeri (non certo la qualità espressa…) inevitabilmente ne risentono: 4.4 p.ti, 3 falli subiti, 2 rimbalzi e 2.4 assist a match. Troviamo poi il 1995, confermato, Leonardo Battistini che è un “tre” che può giocare “quattro” per via di una versatilità ed atletismo notevoli. Sta dando più della scorsa stagione ed assicura alla causa 3.7 p.ti (quasi 10’ di utilizzo medio), 3.2 rimbalzi e percentuali eccellenti da due (74%) ma in caduta libera da tre (14% pur su pochi tentativi). Spazio anche per il 2001 Gora Camara, centro senegalese in prestito dalla Virtus Bologna. Prospetto internazionale, per via di braccia infinite e taglia fisica da piano di sopra. Ottimo inizio per lui, con quasi 11’ di campo, in cui contribuisce appieno (3 p.ti, un pregevole 63% da sotto, 3.2 rimbalzi ad uscita). Male dalla lunetta, con appena il 56%. In crescita!

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