In striscia la formazione di coach Luca Bechi, con quattro vittorie consecutive che, dopo un inizio difficile (pur con tante gare perse sulla sirena), hanno riportato i capitolini a giocarsela pienamente per la salvezza, quel nono posto cui ambiscono le formazioni in lotta per evitare il peggio. Il nucleo è giovane, vero must per la Stella Azzurra, puntellato da giocatori di esperienza. Il roster è “leggero”, votato alla transizione, con diversi atleti pronti a sfruttare la loro atipicità. Nascondendo qualche lacuna in fatto di centimetri e stazza, ed affidandosi ad un basket che non può che prendere linfa partendo dall’aggressività difensiva. Ecco i singoli. Tra gli esterni il capitano Lazar Nikolic (1999), serbo al nono anno con la Stella Azzurra. Un pilastro anche in termini di leadership e conoscenza dell’ambiente. Grande senso tattico e mano da fuori sempre onfire (41% dai 6.75, su più di 4 tentativi per volta). Per il resto, 10 p.ti (57% da due) e 4.2 rimbalzi di media (segno di centimetri ed atletismo notevoli per il ruolo). Non ama più di tanto buttarsi nel traffico. In grande crescita. Sul perimetro troviamo Duane Wilson (1994), di prestigiosa formazione collegiale, tra Marquette e Texas A&M. Prolifica combo guard, capace di garantire buoni bottini, in particolar modo col tiro da fuori (eccellente il 46% da tre, su oltre 4 tentativi di media). Le sue cifre: 15.6 p.ti (48% da due), 2.6 falli subiti, 2.6 rimbalzi, 2 assist di media. Ottime mani. La transizione è tra le sue situazioni di gioco preferite ed, oltretutto, non si tira indietro nella propria metà campo. Eclettico. Altro esterno, la guardia (ex Latina e Cagliari) Roberto Rullo (1990) che coniuga con equilibrio le capacità di realizzatore con quelle di giocatore di squadra. Tira tanto ed in prevalenza da fuori (28% su quasi 7 conclusioni a match). Molto abile, anche, nel rifornire di assist i compagni, un po’ meno nel traffico. Le sue cifre attuali: 9.7 p.ti, 2 falli subiti, 2.2 rimbalzi e quasi 2 assist ad allacciata di scarpe. Tira inoltre con il 91% dalla lunetta. Specialista! Può andare in striscia. Il centro della squadra è il 1987 Alberto Chiumenti, veterano della categoria, che viaggia con 5.9 p.ti (61% da due), 3.2 falli subiti e 3.1 rimbalzi per gara. Le mani sono davvero educate ed infatti le percentuali sono da sempre buone, anche se il repertorio di movimenti offensivi non è tra i più variegati ed, in particolare, non ha raggio da fuori. Difesa, grinta, mestiere ed energia in area colorata sono assicurati. Evergreen! In corsa è arrivata, dando una svolta alla stagione di Roma, l’ala forte mancina Samme Givens (1989) che ha alle spalle tanti anni in giro per l’Europa (Olanda, Francia, Germania, Israele e Finlandia) ed ex Ravenna. Assicura “doppia cifra” e tabella dei rimbalzi sempre ricca. Ha gioco spalle e fronte a canestro, con preziosa doppia dimensione, pur tirando poco da 3 (10% su rare conclusioni). Dalla media, al contrario, fa male. Scrive a referto 14.3 p.ti (con un eccellente 61% da due), 4.3 falli subiti, 7.3 rimbalzi ed anche 2.7 assist ad uscita, segno che “vede” bene il gioco. Intimidazione nel pitturato, con quasi 1 stoppata a match. Balzi ma anche tanto altro. Solido. Sul perimetro un altro espertissimo, Jacopo Giachetti (1983) che vanta diverse presenze con la Nazionale oltre che nella massima competizione europea per club con le maglie di Roma e Milano. L’ex Olimpia (tanti anni anche a Forlì) coniuga alla perfezione la capacità di giocare uno contro uno con quella di costruttore di gioco, risultando efficace assist-man. Regista di fosforo ed enorme conoscenza del gioco, oltre ad innata leadership. I suoi numeri: 12.6 p.ti, 4.5 falli subiti, 2.9 rimbalzi e 2.1 assist per gara. Le percentuali dal campo un po’ alterne (46% da due, 32% da tre), ma va detto che si carica di tante responsabilità. Freddo ai liberi (93%) e nei finali di match. Alle soglie dei 40, numeri importanti e, soprattutto, quasi 27’ di utilizzo medio. Intramontabile! Poi il playmaker del 2004 Matteo Visintin, che assicura dinamismo, ordine, ma sta faticando al tiro da fuori (22% da tre, pur su pochi tiri). Aggiunge 4 p.ti, il 49% da due e tanto gioco per la squadra. Preziosa altresì l’ala, originaria della Costa D’Avorio, Emmanuel Innocenti (2004) che ha un atletismo debordante, pur amando prendersi diversi tiri da fuori. 21’ di parquet, con impatto notevole: 5.8 p.ti (51% da due, 21% da tre), 3.3 rimbalzi ed un migliorabile 61% dalla linea della carità. Giocatore tecnicamente in costruzione, ma di enormi potenzialità. Può giocare da “4” in quintetti piccoli. Nonostante le doti atletiche, non sempre attacca il ferro in 1c1. Sta salendo di tono l’ex Mantova Matteo Ferrara (1997), atletica ala piccola capace di gran “voli” sopra il canestro, grazie a gambe a dir poco esplosive. Rimbalzi e stoppate se li porta da casa, migliorabile invece il suo senso tattico ed il tiro dalla distanza (pur concludendo poco dai 6.75). Giocatore solido, che tira da due ben sopra il 60%. Atleta. Prezioso tatticamente, poiché può giocare da “quattro” atipico che apre il campo. I suoi numeri: 21’ di parquet, 4.5 p.ti (62% da due), 57% ai liberi, 3.4 rimbalzi, 1 stoppata a match. In roster anche il 2/3 Riccardo Salvioni (2004) che ha tanto spazio (12’ di media) e, partendo dalla panchina, garantisce il suo contributo, gettando sul parquet intensità ed energia, su entrambi i lati del campo (2 p.ti, con il 58% da 2, e 1.5 rimbalzi). Atletico. In organico anche il 2/3 del 2004 Fabrizio Pugliatti (Nazionale Venezuelano), che fornisce una preziosa mano con 11’ di parquet, in cui fattura 3.2 p.ti, con un ottimo 38% da tre, e qualche recupero.
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