I numeri della Bertram Derthona, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani

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I tifosi del Derthona Basket

Il mercato estivo ha portato tante novità in casa Bertram. Al posto di coach Demis Cavina, che tanto bene ha fatto nelle precedenti stagioni proiettando Tortona ai vertici di A2, troviamo coach Lorenzo Pansa che, pur all’esordio a questo livello, di esperienza nel settore giovanile (Casale Monferrato) ed in serie B (Moncalieri) ne ha accumulato a sufficienza e, trovate le necessarie alchimie, è pronto a replicare un’altra stagione di assoluto spessore. Sta bruciando le tappe, in virtù di un roster rivoluzionato per 9/10, che rappresenta un equilibrato connubio di gente esperta e giovani promettenti. I risultati finora conseguiti confermano il ruolo di prestigio ormai acquisito negli anni dalla società piemontese che, nel corso della stagione, potrà ulteriormente guadagnare qualche posizione in classifica, considerando che un organico così “nuovo” non potrà che “trovarsi” sempre di più. La recente e convincente vittoria esterna in un campo difficile come Legnano è più che un indizio in tal senso. Il roster. La mente della squadra è Marco Spanghero (1991) che, dopo le ottime stagioni (ed i tanti successi) con Trento, si era un po’ perso nelle recenti esperienze a Verona e Brindisi, dove ha avuto poco spazio. La sua voglia di rilancio è tanta ed il talento non è mai stato per lui un problema. È un esterno dal tiro discontinuo, anche se al momento sta viaggiando alla grande anche da fuori, che assicura intensità difensiva e grande energia sul parquet. Le sue cifre: 12 p.ti, 2.8 falli subiti, 2.7 rimbalzi e 3 assist a match. Il 41% da tre (su oltre 5 conclusioni ad incontro) ed il 91% dalla lunetta completano poi il quadro. L’altro esterno è la guardia U.S.A. Melvin Johnson (1993) che, dopo la carriera universitaria alla prestigiosa Virginia University, è al suo secondo anno fuori dagli States, dopo la passata stagione in cui si è diviso tra l’esperienza a Varese (serie A) e quella in A2 con Forlì, dove ha dimostrato  di “vedere” il canestro da ogni posizione, sia da fuori che in avvicinamento a canestro. Non è certo uno che si fa pregare, ed i quasi 15 tentativi ad allacciata di scarpe ne sono chiara testimonianza. Numeri da MVP finora: 18.9 p.ti, 3.2 falli subiti, 2.9 rimbalzi e 2.2 assist per gara. Il 43% da tre è strabiliante, se pensiamo che tenta la conclusione quasi 8 volte a partita. Anche dalla lunetta è super affidabile, con il 90%. On fire! Sul perimetro c’è pure l’ex Latina e Roseto Nicola Mei (1985) che mette al servizio della causa la sua notevole esperienza. Sta tirando davvero bene da oltre l’arco dei 6.75 e coniuga alla perfezione le sue qualità di costruttore di gioco con quelle di realizzatore. Con il suo spiccato senso tattico traduce sul parquet i dettami di coach Pansa. Finora va a referto con 7 p.ti ed un notevole 50% dalla distanza. Assente nella trasferta di Legnano. Nel ruolo di “quattro” troviamo il lituano, ex Treviglio, Paulius Sorokas (1992) che, in virtù delle sue qualità atletiche e tecniche, può giocare sia spalle che fronte a canestro. Punisce spesso e volentieri i più lenti lunghi avversari in transizione e tira giù tantissimi rimbalzi, specialità dove risulta letteralmente dominante. Non usa tantissimo invece il tiro dalla distanza dove finora è stato meno efficace dell’anno passato (27% da tre). Risulta oltretutto una preziosa arma tattica poiché, data la sua versatilità, riesce a ben giocare anche da “tre”. Viaggia alla grande con 13.1 p.ti (58% da due), 3.4 falli subiti, 3.8 assist e ben 10.2 rimbalzi per partita. Un raro caso di “doppia doppia” di media! Il pivot è Luca Garri (1982) che garantisce qualità nel pitturato. Il suo palmares è regale: 99 gare con la Nazionale, il Mondiale del 2006 e, soprattutto, l’argento olimpico ad Atene 2004. Si sta facendo sentire sotto le plance con prestazioni davvero convincenti. Non è certo un vero e proprio intimidatore d’area, ma in attacco sa abilmente giocare sia spalle che fronte a canestro, dove si affida alla sua mano educata. In grande spolvero, con 12.7 p.ti (46% da due), 5.2 falli subiti, 6.4 rimbalzi e 1.6 assist a match. Ci prova spesso anche da fuori, con eccellenti risultati (41% da tre). Completano l’organico e si alzano dalla panchina, assicurando le necessarie rotazioni e quell’indispensabile energia sul parquet, l’ala del 1997 Todor Radonjic, ex Veroli e Roseto, di passaporto montenegrino ma italiano di formazione cestistica, che possiede buona tecnica ed un ottimo tiro da fuori. Per lui 5.7 p.ti (53% da due) e 2.2 rimbalzi per gara. Da oltre l’arco è letale, con il 52% da tre; la guardia Francesco Stefanelli (1995) che è cresciuto a San Miniato (serie B) ed ha doti da attaccante puro. Le sue statistiche finora: 5.4 p.ti e 1.7 assist per gara. Percentuali da urlo per lui, il 64% da due ed un eccellente 48% da tre (4/6 nella vittoriosa trasferta di Legnano); l’esperto lungo Francesco Quaglia (1988) che arriva da Cantù ed ha “girato” tante squadre, dalla serie A alla serie B, e che completa il reparto nel pitturato garantendo la consueta solidità: 3.3 p.ti (54% da due) e 3 rimbalzi ad allacciata di scarpe; il playmaker del 1998 Davide Meluzzi che proviene da Rimini, in campo per oltre 11’ a partita, e l’ala-pivot montenegrina, sempre del 1998, Milos Divac (prodotto del settore giovanile di Pistoia), sul parquet per quasi 6’ a match, che stanno dando il loro contributo alle rotazioni ma mirano a trovare più spazio.

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