Una stagione tutt’altro che terminata, quella delle giovani ragazze del progetto I have a team, allenate da coach Yvan Baglieri, che dopo la bellissima serie finale playoff con Viagrande, aggiudicata dalle catanesi all’ultimo respiro, in gara 3, adesso si tuffano nelle interzona dei campionati giovanili, altro obiettivo di grande importanza della stagione. Da domani comincia l’Interzona Under19 per arrivare alle finali di Battipaglia del 5-12 giugno, mentre dal 15 giugno prenderà il via l’Interzona Under 17 per arrivare alle finali del 26 giugno a Campobasso. “Sono davvero soddisfatto del campionato delle ragazze – dice Baglieri – per la costante crescita che si è vista in tutte loro. L’obiettivo d’altra parte era proprio quello che queste ragazze crescessero mentalmente, oltre che tecnicamente, affrontando impegni più difficili, cerando di mettere in pratica tutto il lavoro fatto durante l’anno. Essere arrivati a gara 3 con Viagrande, affrontando una squadra già costruita per giocare in A2, è un grande risultato ed è un risultato soprattutto meritato per le ragazze che si sono sacrificate tanto. Non era facile, perché è vero che 4-5 di loro si sono allentate con la serie A, ma è anche vero che poi non si erano quasi mai allenate di squadra, quindi poi sono riuscite ad unirsi mettendo tutta la voglia di giocare. Sono state finali encomiabili: sei partite in 18 giorni ad alta intensità nelle quali hanno superato qualsiasi problema, come gli infortuni di Chessari e Bucchieri. Nonostante questo, a un minuto dalla fine eravamo ancora in perfetta parità. Poi l’esperienza ha fatto la differenza. Tutto questo servirà per affrontare gli obiettivi che ci giochiamo da adesso in poi, che sono i campionati giovanili Interzona under 19 e 17 e, se ci qualificheremo, le finali nazionali. Tutto questo sperando di recuperare anche le infortunate. In ogni caso il progetto tecnico-societario sta portando buoni frutti.
E il capitano della squadra, Giulia Trovato, ha aggiunto: “È stata una stagione intensa che ci ha permesso di crescere sia tecnicamente che mentalmente, essere il capitano di una squadra simile mi rende davvero orgogliosa e mi ha fatto capire più che mai che in un gioco come questo, spesso la fiducia è anche più importante della tecnica o delle abilità, fidarsi prima di se stesse e poi delle proprie compagne è la chiave per poter costruire ogni giorno l’identità di una squadra. Proprio per questo devo ringraziare le ragazze e in primis il coach e la società per questa stagione di Serie B che ci ha portato tanti risultati nonostante gli alti e bassi e che ci ha permesso di crescere e di portare quanto imparato anche nelle giovanili. Spero che tutti gli sforzi siano ripagati anche nei prossimi Interzona nazionali, perché giocare con una squadra del genere è un privilegio che capita poche volte”.