“Come allenatori abbiamo dimenticato la possibilità che ci viene data di confrontarci in maniera costruttiva con i colleghi – ha detto ai nostri microfoni coach Bocchino – mentre abbiamo troppo spesso privilegiato la critica nei confronti dell’operato di ognuno. Il progetto che stiamo portando avanti in Sicilia prevede un miglioramento degli allenatori: se ci saranno bravi allenatori ci saranno necessariamente anche bravi giocatori”.
Bocchino, da più di un anno, visita le squadre siciliane per testare il livello della pallacanestro nella regione. La mission di “Sicilia 2018”, progetto promosso dalla Fip Sicilia e CNA Sicilia e dedicato alla crescita delle competenze di chi ha il compito d’insegnare la pallacanestro ai giovani cestisti siciliani, è dunque chiara. Lo scopo è formare gli allenatori e i ragazzi, partendo però dalla possibilità di rimettere in circolo informazioni e uno scambio costruttivo di opinioni tecniche tra gli allenatori siciliani.
Il coach della Nazionale Under 16 chiude l’intervista tracciando un bilancio proprio sul basket siciliano: “Se guardiamo alle squadre che partecipano ai campionati nazionali, A2, A1 e B, possiamo senz’altro dire che il basket in Sicilia è cresciuto tanto e ha raggiunto ottimi livelli. L’obiettivo, però, è dare una nuova linfa ai giovani siciliani per portarne sempre più in prima squadra».
Coach Piero Musumeci, Responsabile del Settore Giovanile del Green Basket ha commentato l’iniziativa così: “Per noi è stato un bellissimo pomeriggio: i ragazzi e noi tutti abbiamo giovato della competenza e preparazione di Antonio Bocchino. Eventi come questi motivano i nostri ragazzi, li spingono a fare sempre meglio”.
Al termine dell’allenamento, molto duro e intenso, anche il presidente Fabrizio Mantia ha voluto spendere due parole per l’evento: “Il Green Basket ha dimostrato di tenere particolarmente al settore giovanile, lo dice anche il nome della nostra stessa società. Partire dai giovani è fondamentale, ma non significa poi riuscire a farli arrivare in fondo. Portare giovani in prima squadra non è semplice, noi come Green ci stiamo provando e siamo riusciti ad inserire nel contesto della prima squadra dei prospetti molto interessanti. Se non arrivano giovani dai vivai le società si troveranno costrette a correre seriamente ai ripari”.