Rassegnando le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale Fip Sicilia, coach Gino Coppa ha comunicato di voler rimanere a disposizione del movimento siciliano. Considerata l’esperienza cumulata in carriera e il feeling costruito con le società siciliane (57 lo hanno votato) Coppa si metterà comunque a servizio di chi fa pallacanestro, anche senza titoli.
“Le società mi conoscono, dopo tanti anni di basket non devo lavorare per costruirmi un ruolo e uno spazio, e per l’esperienza accumulata resto a disposizione di tutti pur senza alcun ruolo ufficiale“.
Le dichiarazioni che ha rilasciato l’allenatore siciliano a Siciliabasket lasciano trasparire altri dettagli sulle dimissioni dei consiglieri regionali Fip Sicilia.
“Abbiamo cercato di tardarle il più possibile, ma dopo sei mesi di contrasti ed esclusioni da tutte le attività generalmente condivise è stata chiara l’impossibilità di continuare a svolgere il nostro ruolo“.
“Voglio fare una premessa, quel che dirò non vuole essere un’accusa ma solo il racconto di alcuni episodi che mi hanno riguardato personalmente nella veste di consigliere regionale. Cose che posso provare e per cui sono disponibili per tutti i documenti“.
DECADUTO AL PRIMO CONSIGLIO
“Abbiamo realizzato il primo consiglio in “pompa magna”, alla presenza del segretario Maurizio Bertea, e verso di me la prima azione è stata la consegna di un esposto alla Fip centrale dove si comunicava la mia decadenza da consigliere per via del doppio ruolo di presidente CNA Sicilia. Come benvenuto non è stato il massimo. Mai sarei stato così sprovveduto dal non dimettermi se ci fossero state le circostanze ed infatti il caso era al vaglio del vecchio Consiglio Regionale. Avevo a suo tempo chiesto di rimanere in carica con entrambi i ruoli per dare impulso al comitato allenatori direttamente dal consiglio. Si è cercato di giustificare l’esposto per via del doppio ruolo che il presidente regionale non può assumere verso altre cariche, ma io non ero il presidente bensì un consigliere. L’epilogo? Non sono decaduto e mi è stato chiesto in Consiglio Fip Sicilia di scegliere tra i due ruoli. Ho scelto il ruolo di consigliere“.
INFORMAZIONI ERRATE SUI RISTORI
“Come noto a giugno le società con 50 tesserati hanno ricevuto un ristoro. A novembre e dicembre il ristoro è stato automatico per chi lo aveva già chiesto, ma c’era ancora spazio anche per chi non aveva ancora presentato domanda. Le società dovevano ricevere da Roma un attestato che certificava il numero di tesserati, ebbene: da un comunicato ufficiale della presidenza Fip Sicilia è stato comunicato alle società che avrebbero dovuto rivolgersi ai delegati regionali per avviare la pratica. Purtroppo però alcune province non avevano delegati e alcuni delegati non avevano gli strumenti necessari per avviare le pratiche in tempo. Capita la difficoltà, con Pino Caudo abbiamo contattato Roma, che ha comunicato la procedura non era da affidare ai delegati provinciali, ma al Consiglio Regionale che avrebbe dialogato con Roma. Considerata la comunicazione ufficiale della presidenza era un’altra e non c’era possibilità di utilizzare insieme i canali ufficiali della federazione, ho realizzato un post personale per dare la comunicazione corretta. Questo scelta ha scatenato una reazione seccata della presidenza, ma anche la correzione della presidenza con le informazioni corrette“.
PARTECIPARE SOLO PER DELIBERARE
“Per ultimo, ricordo, nessuno di noi, neppure la vice presidentessa regionale, è stata invitata a partecipare alle riunioni con le società. Venivamo convocati solo per deliberare quello che la presidenza aveva discusso. Non c’era più nessuna dialettica.
Voglio rassicurare le affiliate che ci hanno votato spiegando che l’attività ordinaria non è bloccata. Il presidente con l’ufficio gare e il Cia (per le designazioni) possono provvedere alla loro prosecuzione. Insieme al Commissario siamo riusciti a deliberare le nomine del commissario CNA e Minibasket, rimane la scelta dei 5 delegati provinciali“.